Veduta da monte del ponte di Castelvecchio in ricostruzione
negativo,
post 1950 - ante 1951
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Ponte di Castelvecchio
- Danni di guerra
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Soprintendenza Ai Monumenti Prov. Vr Mn Cr (attribuito): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza (SABAP - VR)
- LOCALIZZAZIONE Monastero di San Fermo Maggiore (ex)
- INDIRIZZO Piazza San Fermo 3a, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La fotografia mostra chiaramente che la ricostruzione del ponte scaligero ha conosciuto fasi distinte. In seguito alla distruzione, si decise di ricostruire il monumento per anastilosi, dal momento che era costituito da elementi semplici, privi di decorazioni ed essenziali nelle componenti architettoniche. L'intervento di ricostruzione venne finanziato a partire dal 5 novembre 1949 e comprese di diverse fasi. Le opere di riedificazione delle tre arcate, infatti, vennero suddivise in due momenti distinti, visto che i calcoli statici dimostrarono che le arcate potevano reggersi indipendentemente le une dalle altre, e quindi non c'era nessuna esigenza di simultaneità nell'esecuzione. Nel 1949, quindi, furono ricostruite, sfruttando la stagione invernale favorevole, le due arcate minori del ponte. Il montaggio della centinatura dell'arcata minore del ponte iniziò il 30 gennaio 1950 e l'operazione fu terminata in 25 giorni. Il montaggio della centinatura dell'arcata mediana iniziò il 17 febbraio e i lavori si conclusero il 14 marzo, dopo 25 giorni di lavoro effettivo. L'arcata piccola venne ultimata e chiusa il 22 marzo, a soli 20 giorni di lavoro, mentre l'altra venne chiusa in soli 16 giorni. Il 6 aprile 1950 venne posta l'ultima armilla di chiusura dell'arco. A partire dall'11 aprile furono elevati i muri di fiancata, ed ebbe inizio il lavoro di ricostruzione stilistica del ponte, dovendo riproporre i colori originali e sistemare i resti di pila rimasti in piedi. L'operazione fu eseguita grazie ai rilievi, fotografie e appunti che permisero di restituire al paramento il suo aspetto originario
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500693265
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0