Mantova, Palazzo Ducale, soffitto della Sala del Labirinto

negativo, post 1923 - ante 1940
Anonimo
1878
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Mantova - Soffitti - Arredi - Dipinti
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ vetro
  • ATTRIBUZIONI Anonimo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
  • INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sala del Labirinto, della quale la lastra ritrae il soffitto ligneo e una piccolissima parte delle pareti, sulle quali si intravvedono due tele di Sante Peranda (l'Età dell'oro in alto, l'Età dell'argento in basso) fa parte dell'Appartamento Ducale realizzato da Antonio Maria Viani nella incompiuta Domus Nova fancelliana per il duca Vincenzo I Gonzaga a cavallo fra XVI e XVII secolo. La sala fu restaurata nel 1921-22 da Guglielmo Pacchioni (direttore sino al 1923 di Palazzo Ducale), insieme a quella di Giuditta e a quella del Crogiolo. Questo ambiente, come gli adiacenti, presenta un soffitto ligneo realizzato tra XV e XVI secolo, con decorazioni a pastiglia e dorature, trasferito qui dalla sede originaria del Palazzo di San Sebastiano. Pacchioni fece rimuovere dalle sale dell'appartamento quelle che Giannantoni definisce "impiastricciature austriache, dando luce agli ori del soffitto, delle lesene, delle cornici e ricoprendo le pareti di damaschi" (Nino Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma, La Libreria dello Stato, 1929, p. 54). Rimosse anche un "fregio" di frammenti di cuoio cordovano, in seguito attribuiti a Pietro Mango. Senza specificare se avvenne contestualmente a tale intervento o più tardi, Giannantoni, nel 1929, afferma che furono poi "posti come pannelli fra le lesene quattro grandi quadri di Palma il Giovane", dei quali uno firmato (in realtà solo quello autografo è del pittore veneziano, mentre gli altri tre sono di Sante Peranda) (ivi, p. 55). In assenza di una precisa relazione di restauro e senza poter ricondurre la lastra ad una specifica campagna fotografica, ne proponiamo una datazione realtivamente ampia, compresa tra i lavori diretti da Pacchioni e il 1940, terminus ante quem stabilito dall'analisi tecnico-formale del supporto in vetro. Per l'Appartamento Ducale si veda anche: Renato Berzaghi, L'appartamento ducale, in Vincenzo I Gonzaga 1562-1612. Il fasto del potere, a cura di Paola Venturelli, Mantova, Publi Paolini, 2012, pp. 97-106
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230301
  • NUMERO D'INVENTARIO 4111
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI lato emulsione: lungo il bordo sinistro, verso il basso - Sala Labirinto - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Anonimo

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1923 - ante 1940

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'