Madonna
Ripresa a sviluppo verticale riproducente una Madonna inginocchiata al cospetto di un altarolo presso il quale è posto un libro aperto. Il corpo è modellato di tre quarti, mentre il viso, dai delicati lineamenti, è colto di profilo. Lo sguardo è rivolto verso il libro. La nuca è del tutto coperta dal velo che ricade sulle spalle. Indossa una tunica fermata poco sotto al seno, girocollo, profilato da passamaneria, analogamente ai polsini e al bordo del manto che copre parte della figura. La Vergine porta le mani al petto. Dietro il rilievo si intravedono delle assi lignee. Il positivo fotografico è montato su un cartoncino di colore grigio chiaro che è sua volta posto entro una cornice in legno, intagliato e verniciato, di formato e luce rettangolare chiuso da vetro. Battuta liscia; fascia unica liscia
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Ritratto di Tommaso di Savoia-Genova
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MATERIA E TECNICA
albumina/ carta
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Reale Castello di Racconigi
- LOCALIZZAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice che contiene il positivo fotografico presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda, ma anche opere di soggetto sacro, in particolare sindonico, incluse diverse opere di soggetto mariano, come nel caso in esame. Il soggetto rappresentato è un rilievo in terracotta, privo di rivestimento pittorico, che raffigura una Vergine annunciata in preghiera, secondo modelli di chiaro indirizzo classicista neo quattrocentesco. La firma apposta a mano sotto il positivo fotografico deve ricondursi al nome dello scultore che ha modellato l’opera, Enrico Quattrini, forse anche autore dello scatto. Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, si trasferì a Roma dal 1884, città nella quale ebbe luogo la maggior parte della sua carriera, culminata nella protezione conferitagli da papa Benedetto XV e poi da parte di Pio XI. Amplissima fu la sua produzione sia in ambito ritrattistico, sia in quello dei monumenti pubblici e sepolcrali anche per la terra natale, inviando anche opere all’estero da Istanbul a Manus. L’influenza di artisti come Ettore Ximenes o Giulio Monteverde ben si leggo anche nella raffinata e levigata stesura dell’opera in oggetto, molto probabilmente un modellino da tradurre in marmo o bronzo. E’ molto probabile, infatti, che si tratti di una variante una scultura nota, di analogo soggetto, eseguita in maggiori dimensioni e più precisamente dell’Annunziata presentata dallo scultore per il concorso della porta centrale del duomo di Milano, indetto dalla Veneranda Fabbrica nel 1894 che vide come vincitore Ludovico Pogliaghi. Il bozzetto in gesso proposto si conserva nei depositi del Museo Civico di Todi. Non pare da escludere che lo scultore abbia conosciuto direttamente il principe di Piemonte e che gli abbia donato l’oggetto poi conservato al castello di Racconigi
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399717
- NUMERO D'INVENTARIO R 971
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, cornice, in alto, a sinistra - R 971 (giallo) - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0