violino di Candi, Cesare (sec. XX)

violino 1931 - 1931

Strumento caratterizzato da un buon equilibrio nelle proporzioni e nelle scelte stilistiche. Il fondo è costituito da un unico pezzo, mentre la tavola armonica da due pezzi giuntati al centro. Le bombature di tavola e fondo sono caratterizzate da arcate ben raccordate ai bordi delle due tavole, abbastanza piene in corrispondenza della sguscia prossima al bordo e ben pronunciate nella parte centrale. Il filetto e il taglio delle punte sono caratterizzati da una plastica modellatura. I fori di risonanza "F" si presentano inclinati con taglio non perfettamente perpendicolare delle aste. La testa presenta una voluta caratterizzata da uno smusso abbastanza largo. Il ponticello è originale come conferma la presenza del timbro a fuoco apposto dall'autore.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO violino
  • MATERIA E TECNICA legno di acero
    legno di ebano
    legno di abete rosso o abete bianco
  • ATTRIBUZIONI Candi, Cesare (1869-1947)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Violino. Civiche Collezioni Liutarie - Liuteria italiana del Novecento
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Arte
  • INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi 5, Cremona (CR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Cesare Candi, liutaio di Genova (con laboratorio in Porta Soprana n. 9/1), partecipa "fuori concorso" con un violino e un violoncello alla Mostra-concorso nazionale di liuteria moderna organizzata a Cremona dal 16 maggio al 15 giugno 1937 in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Stradivari; viene premiato con la medaglia d'oro. Lo strumento è giunto al Comune di Cremona nel 1983 grazie alla donazione del sig. Fernando Davoli.\nCesare Candi fu uno dei liutai più prestigiosi del suo tempo. Cominciò a lavorare come cesellatore e scultore di statuette di legno. Il suo apprendistato come liutaio avvenne nella città natale presso la bottega di Raffaele Fiorini. Nel 1888 decise di raggiungere a Genova il fratello Oreste e si dedicò alla costruzione di mandolini e chitarre. Gli eccezionali risultati ottenuti nella costruzione dei primi violini lo convinsero a dedicarsi esclusivamente alla liuteria ad arco. I risultati non si fecero attendere: Candi conquistò una serie di riconoscimenti nazionali ed internazionali, tra i quali vanno ricordate le medaglie d’oro ottenute nel 1906 alle Esposizioni di Milano e Bologna. Tra il 1912 e il 1915 Candi sviluppò un particolare modello di violino dal disegno arcaicizzante e dalla ricca decorazione, che venne definito “gotico” per il suo stile. Questo strumento, ricercato più dagli appassionati d’arte che dai musicisti, venne presentato dall’autore in un articolo apparso sulla rivista “Musica” del 30 novembre 1928 e fu esposto anche a New York. La produzione di Candi è notevole non solo qualitativamente, ma anche quantitativamente; in 60 anni di attività costruì 300 violini, una trentina di viole, altrettanti violoncelli, un centinaio di chitarre, un numero analogo di mandolini e anche un salterio, una trentina di liuti e numerosi archetti. Candi formò altri celebri liutai, tra i quali vanno ricordati: Paolo de Barbieri, Giuseppe Lecchi, Lorenzo Bellefontane e il nipote Corrado Gritti-Candi.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo del Violino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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