viola di Garimberti, Ferdinando (sec. XX)

viola post 1930 - ante 1937

Viola di ispirazione stradivariana che spicca per i caratteri stilistici e la qualità della lavorazione. Le bombature, il loro raccordo con i filetti, la modellatura morbida e regolare del bordo, la distanza del filetto dal bordo conferiscono allo strumento un aspetto equilibrato e armonioso. I fori armonici, di ispirazione classica, risultano ben posizionati, di dimensioni equilibrate e tagliati con perizia. Le dimensioni della testa, nella vista frontale e dorsale, sono equilibrate e lo sviluppo della voluta si presenta armonioso. La vernice, eccessivamente dura e cristallina, è caratterizzata da un craquelè diffuso. Il fondo è costituito da un unico pezzo con marezzatura larga e profonda ad andamento ascendente da sinistra a destra. Il ponticello non è originale, ma risulta sostituito in tempi non lontani.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO viola
  • MATERIA E TECNICA legno di abete rosso
    legno di acero
    legno di palissandro
  • ATTRIBUZIONI Garimberti, Ferdinando (1894-1982)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Violino. Civiche Collezioni Liutarie - Liuteria italiana del Novecento
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Arte
  • INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi 5, Cremona (CR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ferdinando Garimberti, residente a Milano (via Concordia 10), partecipa alla Mostra-concorso nazionale di liuteria moderna, organizzata a Cremona dal 16 maggio al 15 giugno 1937 in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Stradivari, con due violini, due viole e due violoncelli. Garimberti fa incetta di premi, riceve infatti la medaglia d'argento sia per il violino che per la viola e la medaglia d'oro per il violoncello. Secondo quanto prevedeva il regolamento del concorso, gli strumenti vincitori vennero acquisiti dall'Ente Nazionale per l'Artigianato e le Piccole Industrie (ENAPI) che nel 1938 li donò al costituendo Museo di liuteria moderna che doveva avere sede a Cremona. La viola è priva di etichetta, come previsto dal regolamento del concorso, ma i tratti stilistici confermano la paternità di Garimberti. Ferdinando Garimberti nacque a Mamiano di Traversatolo, in provincia di Parma, il 6 gennaio 1894. Dopo aver lavorato per qualche anno come fabbro, si trasferì giovanissimo a Milano, ove si dedicò alla liuteria. Nel 1912 avvenne l?incontro più importante per la sua carriera, quello con i fratelli Antoniazzi. Garimberti continuò a perfezionarsi, divenendo in breve uno tra i maggiori liutai italiani, ma non va dimenticato che fu anche un buon violoncellista. Impressionante è la serie di riconoscimenti ottenuti nei principali concorsi di liuteria: dal 1927 al 1933 gli venne tributato il gran premio dall?Accademia Reale Filarmonica; nel 1932 a Padova ricevette la più alta distinzione oltre ad una coppa e alla medaglia d?argento; nel 1937 conseguì il primo premio e la medaglia dell?Accademia Reale d?Italia al Concorso di Liuteria Moderna del Bicentenario Stradivariano a Cremona. In seguito al prestigio raggiunto venne invitato a tenere corsi speciali presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, presso la quale fu più volte commissario d?esame e dalla quale venne nominato esperto nel 1963. Poco più che cinquantenne, ma la sua attività durò per più di un trentennio ancora, Garimberti aveva costruito più di 160 violini, una decina di viole e 35 violoncelli. I suoi strumenti sono di eccellente fattura e splendide sono anche le vernici. Il maestro parmense aveva la consuetudine di marchiare a fuoco i suoi strumenti all?interno e all?esterno.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo del Violino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Garimberti, Ferdinando (1894-1982)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1930 - ante 1937

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'