Antonio e Cleopatra

arazzo post 1600 - ante 1649

Antonio e Cleopatra sono disposti quasi al centro della composizione e vengono raffigurati lungo una spiaggia con i visi accostati in un atteggiamento quasi intimo. A sinistra un soldato romano si inchina, come pure le due figure femminili, probabilmente due ancelle, che chiudono la scena a destra, scambiandosi uno sguardo di intesa. Nello sfondo si scorgono numerose imbarcazioni a vela, con soldati, che sembrano attendere per poter sbarcare lungo la riva.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA lana/ annodatura a mano
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiammingo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa Museo Villa Monastero. Collezione Kees
  • LOCALIZZAZIONE Villa Monastero
  • INDIRIZZO Viale Giovanni Polvani, 2, Varenna (LC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'episodio fa riferimento alla storia di Antonio e Cleopatra, ultima e giovanissima sovrana d'Egitto. Con lei si conclude il regno greco dei Tolomei e si apre il lungo dominio di Roma, che durerà ininterrottamente fino alla conquista araba. La donna era nata nel 69 a.C. ca. e morirà suicida nel 30 a.C. Divenuta regina giovanissima, a soli diciassette anni, sposò Tolomeo XIII, suo fratello, poichè per la tradizione egizia il sovrano-faraone non poteva legarsi ad esseri umani; ben presto si liberò di lui facendolo uccidere dai romani ai quali si era rivolta, così Giulio Cesare si innamorò di lei ed ebbero un figlio. Dopo che questi venne assassinato nel 44 a.C. Cleopatra fuggì da Roma e tornò in Egitto, dove fece uccidere il secondo marito Tolomeo XIV ed elevò il figlio Cesarione al rango di coreggente. Durante le guerre civili che seguirono la morte di Giulio Cesare, Cleopatra incontrò il vincitore d'Oriente Marco Antonio, che era sposato con la sorella di Ottaviano, Ottavia, ed i due divennero amanti e rimasero insieme ad Alessandria fino alla fine della loro vita. Lo scontro con Roma divenne inevitabile: Ottaviano attaccò la flotta egizia nella battaglia di Azio (31 a.C.) e vinse. Antonio seguì l'amante, che non aveva voluto partecipare agli scontri, e si suicidarono (secondo la tradizione Cleopatra si fece avvelenare attraverso il morso di un serpente). Il momento in cui è colta la scena raffigurata nell'arazzo è quello che precede la battaglia, e ben illustra il coinvolgimento emotivo dei personaggi. Il fatto che Cleopatra indossi abiti non tradizionali e coevi ma ascrivibili ai costumi successivi è forse dovuta al fatto che la vicenda si diffuse nel sec. XVII a seguito del successo dell'omonima tragedia ideata da Willliam Shekespeare nel 1607-8 e data alle stampe nel 1623. Si tratta probabilmente di una manifattura fiamminga realizzata nella prima metà del sec. XVII, come rivela il confronto con gli arazzi delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata di Milano. La bordura a fiori è un'aggiunta posteriore che durante il restauro è stata rimossa e conservata. Probabilmente l'arazzo apparteneva a W.E.J. Kees, proprietario di Villa Monastero tra il 1897 ed il 1906.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Lecco
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006||2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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