coppa - manifattura veneziana (inizio sec. XVI)

coppa, post 1500 - ante 1510

Coppa con dodici costolature verticali molto rilevate che coprono metà circa della superficie del corpo, ottenute con la tecnica a mezza stampaura; la parte superiore è decorata da due fili blu applicati a caldo. L'orlo della bocca è ripiegato esternamente su uno dei due fili blu. Il piede molto alto presenta diverse nervature ad andamento verticale. Filo vitreo blu applicato alla base del piede in un secondo momento. Segno del pontello

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO coppa
  • MATERIA E TECNICA vetro incolore a soffiatura libera
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Veneziana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Pogliaghi
  • LOCALIZZAZIONE Museo Pogliaghi - Paola
  • INDIRIZZO Via Beata Giuliana, 5, Varese (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tecnica con il quale è realizzata la nostra coppa e che caratterizza moltissimi esemplari del periodo è denominata a meza stampaura, e iniziò ad essere usata a Murano almeno a partire dal XV secolo. Utilizzata fino al XVIII secolo, viene ripresa nella seconda metà dell'Ottocento. Anche questa tecnica come altre veneziane, fu esportata e la si ritrova in diversi oggetti vitrei à la façon de Venise del XVI e del XVII secolo. Si tratta di una tipo di coppa molto diffuso nella produzione veneziana della fine del Quattrocento e degli inizi del Cinquecento, realizzata in diverse varianti che prevedono in alcuni casi la decorazione a smalto e a foglia oro, come in un pezzo conservato nel Museo Vetrario di Murano (BAROVIER MENTASTI 1982, p.68, n.47) ed in un altro, su basso piede, con motivi decorativi "a schiame", del Museo Civico Ala Ponzone di Cremona (MININI 2003, pp.140-141, nn.185); oppure l'uso del vetro colorato, ametista, come in una coppa del Museo Poldi Pezzoli (MARIACHER ROFFIA 1983, p.216, n.44). Coppe con nervature disposte diagonalmente sono conservate nelle Kunstsammlungen der Veste Coburg (THEUERKAUFF LIEDERWALD 1994, p.103, n.39). Il pezzo più simile alla nostra coppa, con una sola variante nell'uso dei fili vitrei colorati, azzurri e blu, è conservato nelle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del castello Sforzesco di Milano (MORI 1996, p.67). Un altro esemplare analogo, diverso solo nel motivo abbastanza unico dell'orlo dell'imboccatura liscio e non ripiegato verso l'esterno, è nel Museo Ariana di Ginevra (BAUMGARTEN a 1995, p.33, n.1).Una terza coppa, con peide più basso e medesimi motivi decorativi a mezza stampaura e a stampo, è nei Bayerisches NationalMuseums di Monaco (RUCKERT 1982, p.51, n.35). Si può ipotizzare che la produzione di questo tipo di coppa sia continuata per tutto il Cinquecento, con qualche piccola variante nell'altezza del piede, poiché in un'opera di Giovanni Battista Crescenzi (1577-1635), Natura morta di fiori, frutti, ortaggi e vaschetta con pesci è dipinta una coppa su piede, con costolature ad andamento verticale a meza stampaura sulla parte inferiore della coppa, due fili vitrei applicati sulla parte superiore e piede a costolature verticali con filo blu applicato, ma di altezza inferore rispetto a quello del nostro pezzo (La natura morta¿ 2003, p.155).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Pogliaghi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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