secchiello - manifattura muranese (secc. XVI/ XVII)
secchiello,
post 1550 - ante 1649
Secchiello di piccole dimensioni decorato su tutta la superficie da un motivo a reticolo (a baloton), ottenuto a rilievo nella parte esterna. L'orlo della bocca è ripiegato esternamente.Un filo vitreo di colore azzurro è applicato nella parte superiore del corpo. Due anelli incolori sono stati applicati successivamente sull'orlo dell'imboccatura Il manico è costituito da una cordicella in metallo che sembra antica, inserita tra i due anelli. Segno del pontello
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO secchiello
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MATERIA E TECNICA
filo vitreo avvolto
vetro incolore a soffiatura a stampo
vetro incolore lavorato a settori
- AMBITO CULTURALE Manifattura Muranese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Pogliaghi
- LOCALIZZAZIONE Museo Pogliaghi - Paola
- INDIRIZZO Via Beata Giuliana, 5, Varese (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il motivo a baloton che decora il secchiello ricorre frequentemente in diverse coppe su piede del Cinquecento, con l'unica variante, che all'interno della losanga vi è un piccola bugna, come in una coppa con fili avvolti in vetro blu, del Museo Vetrario di Murano (DORIGATO 2002, p.93), in un'altra coppa, su basso piede, decorata a foglia oro e smalti policromi, del Museo Bagatti Valsecchi di Milano (BAROVIER MENTASTI, TONINI 2003, p.379 - 380, n. 453) e in una terza coppa, con il solo motivo a reticolo, datata invece alla prima metà del XVII secolo (MARIACHER, ROFFIA 1983, p.261, n.147). Nella letteratura consultata non è stato rintracciato un pezzo simile al nostro. La produzione di secchielli è ampiamente documentata a Murano per tutto il Quattrocento, il Cinquecento, il Seicento fino agli inzi del Settecento, in quanto un secchiello in vetro incolore è conservato nella collezione vetraria del Castello di Rosenborg a Copenaghen, formatasi tra il 1708 e il 1709 (BOESEN 1960, n.5). I secchielli di produzione muranese sono stati realizzati con diverse tecniche: in vetro ghiaccio (BAROVIER MENTASTI 1982, p.101, fig.89; DIANI, TONINI 2003, p.55, n.30), incisi a punta di diamante (BAROVIER MENTASTI, TONINI 2003, p.420, n.504), decorati a stampo con protomi di leone (BAROVIER MENTASTI 1995, p.879, fig.20), a reticello (DORIGATO 2002, p.79). Due secchielli simili nelle dimensioni al nostro pezzo, realizzati con la tecnica a meza stampaura e con la soffiatura a stampo, sono conservati nei Musei Civici di Pavia (DIANI, TONINI 2004, p.54, n.29; p.58, n.33). I secchielli in vetro avevano molto probabilmente un uso profano, erano utilizzati come rinfrescatoi, ma avevano anche una destinazione di tipo liturgico, poiché in un documento muranese del 1458, una denuncia per il furto di lavori " de cristalo" di proprietà del Cappellano delle monache di S.Maria degli Angeli a Murano, è menzionato un "sechielo ad acqua santa (ZECCHIN 1990, p.146; BAROVIER MENTASTI 1982, p.55). Date le piccole dimensioni del nostro secchiello è possibile che esso avesse una destinazione sacra. Il pezzo è citato nell'atto di donazione del 1937 n.39 "Secchiello con anse in vetro di Murano con filo d'azzurro all'imboccatura sec.XVII Lire 150".
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Pogliaghi
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0