MADONNA CON BAMBINO, S.MARIA MADDALENA E S. CATERINA

dipinto post 1490 - ante 1499

La Madonna seduta in trono, sfoglia un libro con la destra e tiene in braccio Gesù Bambino, nudo, con collana al collo; a destra Santa Caterina d'Alessandria con la ruota dentata, la palma del martirio, i capelli sciolti e l'abito damascato; a sinistra Maria Maddalena, inginocchiata, di profilo, riccamente abbigliata, con i capelli sciolti e fluenti ed il vaso di unguento in mano.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • ATTRIBUZIONI Zenale, Bernardino (1436-1526)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Pavia. Collezione Malaspina
  • LOCALIZZAZIONE Castello Visconteo
  • INDIRIZZO Viale XI febbraio, 35, Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera mostra una Madonna col Bambino in trono, tra Santa Maria Maddalena e Santa Caterina d'Alessandria. I nomi dei personaggi raffigurati, con cenni d'invocazione e preghiera, si ritrovano nelle iscrizioni rialzate a pastiglia e dorate in corrispondenza delle aureole. \nLa tavola è stata probabilmente decurtata in alto e in basso e ha subito integrazioni pittoriche lungo i margini laterali e la totale ridipintura del fondo. \n \nIl dipinto è entrato nelle collezioni museali con il legato Malaspina del 1838. Nei cataloghi manoscritti del marchese è attribuito ad "Ambrogio Bergognone. Scuola milanese. Operava nel 1500" (cfr. Albertario 1999). Adriano Peroni (1981) la attribuiva all'ambito pavese intorno a Leonardo Vidolenghi. \nIl primo a riferirla allo Zenale fu Suida nel 1943, ma definitivamente riportata all'autore da Mauro Natale che nel 1982, in occasione della mostra "Zenale e Leonardo", propone la ricostruzione di un trittico, con al centro questa tavola e ai lati i Santi Giovanni Battista e Vittore al Musée des peintures et des sculptures di Grenoble. Si aggiungerebbe poi un San Leonardo di collezione privata parigina (cfr. Natale 1991, p. 16). Stefania Buganza (1997, p. 125 n. 31; 2005) ipotizza che un più ampio polittico potesse prevedere un registro inferiore con i quattro Santi francescani divisi tra Pinacoteca Ambrosiana e già collezione Lazzaroni a Roma, con al centro il San Bernardino da Siena con quattro angeli noto attraverso una fotografia della Fondazione Longhi (Facchinetti 2003, pp. 194-195); un registro superiore avrebbe visto al centro la tavola pavese, ai lati quelle di Grenoble e Parigi, e una quarta non identificata.\n\nLa datazione agli inizi dell'ultimo decennio del Quattrocento si basa sulle analogie con altre opere dell'artista: ad esempio tra la Santa Maddalena e la Santa Lucia dello scomparto superiore sinistro del polittico di Treviglio, ma anche coi quattro Santi francescani già citati. Facchinetti (2005, p. 20) anticiperebbe invece l'esecuzione della tavola pavese addirittura al 1485.\nSono state rilevate influenze bergognonesche, pensando alla pala con la Madonna col Bambino tra Santa Caterina d'Alessandria e Santa Caterina da Siena (Londra, National Gallery). L'attività di Zenale in Certosa collocabile tra 1488 e 1491 circa avvalorerebbe anche l'esecuzione della tavola pavese e di tutto l'ipotetico polittico nel medesimo periodo. La destinazione, visti i santi ritratti nell'ordine inferiore (San Ludovico da Tolosa, San Francesco, San Bernardino da Siena, Sant'Antonio da Padova, San Bonaventura) doveva essere una chiesa di un convento di minori. Natale aveva pensato a Milano, vista la presenza di San Vittore, ma la presenza di San Leonardo, venerato a Pavia, sarebbe da tenere in altrettanta considerazione (M. Marubbi in Pinacoteca Malaspina 2011, p. 315).\n\nPurtroppo le analisi condotte sulla tavola non hanno rilevato, sotto lo sfondo blu, la struttura architettonica che si sperava celata e che avrebbe avvalorato l'ipotesi ricostruttiva e la vicinanza con le altre tavole citate. \n
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Pavia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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