CRISTO DEPOSTO NEL SEPOLCRO - SVENIMENTO DELLA MADONNA

dipinto post 1490 - ante 1499

In un'ambientazione paesaggistica si inseriscono l'episodio della Madonna svenuta, assistita dalle pie donne in primo piano, e la deposizione di Gesù in un sarcofago quadrangolare nel secondo. I personaggi che arricchiscono la scena sono Giuseppe d'Arimatea che sorregge il sudario dalla parte del capo e Nicodemo dalla parte dei piedi; al centro Maria Maddalena con i capelli sciolti; a destra San Giovanni in piedi con le mani giunte, il manto rosso e bordato in oro e veste arancione. Alle loro spalle una grotta-sepolcro, il cui ingresso è accuratamente squadrato. A sinistra la Crocefissione.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA TEMPERA SU LEGNO
    tavola/ tempera e oro su tavola
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • ATTRIBUZIONI Vismara, Giacomo (notizie Sec. Xv)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Pavia
  • LOCALIZZAZIONE Castello Visconteo
  • INDIRIZZO Viale XI febbraio, 35, Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola raffigurante la Deposizione e lo Svenimento della Vergine potrebbe essere stata parte di un insieme dedicato alle Storie della Passione. Il dipinto ha avuto una storia attributiva complessa a partire dalla pseudofirma "V. FOPPA F[ecit]", dipinta su uno dei riquadri anteriori del sarcofago. Dal punto di vista stilistico infatti, affine a Foppa è l'elaborazione in senso rinascimentale e milanese di una solida costruzione prospettica e di un plasticismo volumetrico delle figure. Il tratto calligrafico inoltre sembra mostrare una derivazione da alcune incisioni del Mantegna. Queste caratteristiche formali, compresa una monumentalità scenografica accentuata dalla verticalità e dal ribaltamento in avanti della composizione, ricorrono anche in un dipinto un tempo nella collezione Cernuschi, che presenta la stessa pseudofirma e raffigura un Compianto. Entrambe le tavole sono state poi accostate a una terza con Cristo inchiodato alla croce (Christie's, 11 dicembre 1992; Albertini Ottolenghi 1997). Secondo gli studi di Maria Grazia Albertini Ottolenghi, l'insieme del complesso da cui proverrebbero i dipinti è da ricollegare alla committenza pavese della famiglia di Agostino Beccaria, in relazione con l'Osservanza francescana. Da qui, l'attribuzione a Giacomino da Vismara per quanto riguarda il pannello pavese e il Compianto. L'artista infatti risulta in rapporto coi francescani e attivo a Pavia, vista la sua partecipazione a diverse imprese accanto a Vincenzo Foppa, Bonifacio Bembo e Zanetto Bugatto.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Pavia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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