Ultima Cena. Ultima Cena
icona,
1875 - 1890
Sotto un grande tendaggio verde, punteggiato d'oro, siede ad una tavola Gesù e gli Apostoli; Giovanni è piegato con il capo sul cuore di Gesù; Giuda, senza nimbo, tiene nella mano sinistra il sacchetto con i denari del tradimento. Sul candore della tovaglia, orlata con bordi verdi ricamati in argento, spiccano i colori brillanti del pane, del calice con il vino e gli abiti di Gesù e degli Apostoli, con nimbi in foglia d'oro.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO icona
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MATERIA E TECNICA
tempera all'uovo su tavola
- AMBITO CULTURALE Scuola Russa Di Mstera
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi. Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- INDIRIZZO Via Bernardino Varisco, 9, Chiari (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto dell'Ultima cena, prediletto soprattutto dall'arte occidentale, vede intrecciati i temi biblici dell'istituzione dell'Eucaristia e del tradimento di Giuda. La nostra icona, della Scuola russa di Mstera, risale all'ultimo quarto del XIX secolo. In una casa-tempio, sotto un grande tendaggio verde, lumeggiato d'oro e orlato di rosso, siedono a tavola Gesù e gli apostoli, seduti su sgabelli lignei.Su di loro, in verticale riapetto alla figura del Cristo pende una lampada dalle grandi rosse fiamme. La rappresentazione è carica di significato: il Maestro, consapevole di essere giunto all'ora cruciale della sua vita, è in preda alla commozione ed è pieno di affetto verso i Dodici che si accinge a lasciare; egli occupa il posto d'onore al centro della lunga tavola ovale; indossa una tunica rossa, segno della sua regalità e un manto blu che dichiara, invece, la sua natura umana. La sua mano destra è levata in gesto benedicente, in cui le due dita ravvicinate richiamano la sua unione ipostatica di Dio-uomo. Il volto di Gesù, leggermente chinato verso destra, esprime dolcezza e malinconia; lo sguardo, mite e intenso, è carico della solennità e della sofferenza per quanto si sta compiendo. Giovanni (il volto sbarbato e i capelli, corti e ondulati, ne indicano la giovinezza), seduto alla sinistra di Cristo, è piegato con il capo sul cuore di Gesù, che lo abbraccia con la mano sinistra: entrambi esprimono affetto incondizionato. Pietro si trova alla destra del Maestro con le mani e lo sguardo rivolti a Gesù; i suoi occhi, incavati, appaiono pieni di tristezza e di amore. In posizione a lui diametralmente opposta è seduto Giuda (senza nimbo), la cui postura rivela l'intimo tormento: se con la mano destra tocca il pane, nella sinistra tiene il sacchetto con i denari del tradimento. Gli altri apostoli, girati di tre quarti verso Gesù, sembrano creare un ritmo musicale con il movimento delle mani: chi le volge in alto, chi le incrocia sul petto, chi le tende verso Gesù. Sulla bianca tovaglia, orlata d'oro, spiccano i pani e, al centro il calice colmo di vino rosso, che è pure il sangue di Cristo. Meravigliosa la cromia della composizione: si notino gli abiti del Cristo e degli apostoli, con panneggi coloratissimi; il candore della tovaglia, orlata con bordi verdi con graffito in foglia d'oro, i colori brillanti del pane, del calice con il vino. Anche i nimbi sono in g foglia d'oro; quello di Cristo è crociato e contiene le sacre lettere O On (io sono colui che sono). All'interno dei nimbi degli apostoli è iscritto il loro nome. Sopra il capo di Gesù sono scritti i canonici sacri digrammi: Gesù Cristo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0