Strumento composito, bizzarrìa costruttiva del liutaio Innocente Rottola. Strumenti del genere, spesso eseguiti in esemplari unici, erano realizzati per dimostrare la bravura del liutaio. Questo strumento compare tuttavia in alcune fotografie del negozio Monzino, dove é esposto insieme ad altri nelle vetrine e viene proposto in vendita in un catalogo di inizio secolo XX con la dicitura "Terzetto esposizione", riunendo in sé, secondo la descrizione dell'epoca una chitarra, un mandolino e una mandola. Il nome conferma che lo strumento era forse più concepito per essere esposto in occasioni di mostre che per essere avviato al commercio.L'etichetta interna, del tipo stampato dedicato agli strumenti di pregio, con la possibilità di indicare a penna il nome del lavorante, seguito dalla firma di Antonio Monzino riporta: "Inventato e/fatto dal proprio lavorante/Innocente Rottola/ l'anno 190(6)". Si tratta di tre strumenti distinti, due mandolini identici e una chitarra.