arciliuto di M. Dieffopruchar, Venezia - n.d. (n.d. sec. XIX)

arciliuto, sec. XIX n.d.

La tavola armonica è in alcuni pezzi di abete con una venatura molto larga e non rettilinea. La rosetta è scolpita piuttosto grezzamente e vi è un foro vicino all'apice del ponticello. Il ponticello ha una placcatura in osso (avorio) ed una forma tipica dei mandolini lombardi. Il guscio è composto da diciassette doghe in avorio, intercalate da filetti in ebano. La controfascia esterna, anch'essa in avorio, è intercalata da un filetto di legno e prosegue per tutto il perimetro del guscio. All'interno le doghe sono assicurate con porzioni rettangolari di carta. Vi è la presenza di un bottone per l'attacco della cinghia. Il retro del manico è impiallacciato con particolari in avorio (osso) intarsiato in ebano,( questi particolari hanno le dimensioni di circa un tasto di uno strumento a tastiera) ed è poi ulteriormente filettato in ebano e avorio. La tastiera è formata dall'intarsio negativo di quello presente sul retro del manico ed è ulteriormente contornata da filetti in ebano e avorio.

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