violino di Rogeri, Giovanni Battista - ambito cremonese (ultimo quarto sec. XVII)

violino, ca. 1675 - ca. 1685

Si tratta di uno strumento pregevole. Il modello è caratteristico di G. B. Rogeri. Il fondo in particolar modo, ancora abbastanza integro, ha tutte le particolarità stilistiche di questo maestro. La tecnica di costruzione è tipicamente cremonese. Il fondo è in un solo pezzo di acero con marezzatura discendente verso sinistra. Ben visibili sotto il filetto i due chiodini di fissaggio in acero dal diametro di circa 1,8 mm che tengono ancorato il fondo alle fasce. Le fasce sono dello stesso legno del fondo, ma sono state notevolmente abbassate; lo si deduce dalle controfasce più basse dalla parte della tavola che da quella del fondo. La tavola è in due pezzi di abete con venatura diritta e regolare. Il foro armonico di destra è leggermente più largo dell'altro. La testa è in pioppo. Il manico, sostituito, è stato allungato al tallone con un'aggiunta di acero. Il manico, corto e massiccio, è di modello barocco . Il filetto ha il bianco in pioppo di 0,4 mm ed il nero in un legno tinto di mm 0,4. I tasselli interni sono tutti in abete. In quello superiore è visibile un foro circolare, ora richiuso e stuccato. Le controfasce originali sono in pioppo e si incastrano nei tasselli delle punte. Ve ne sono altre in abete, nella parte superiore, non originali.

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