violino - ambito cremonese (metà sec. XVII)

violino, ca. 1650 - ca. 1660

L'anonimo autore di questo pregevolissimo strumento apparteneva sicuramente alla scuola di Nicolò Amati. Piccoli particolari di questo strumento possono anche ricordare lo stile di C. Tononi di Bologna, che fu molto influenzato da N. Amati. Il fondo, molto bello, è in un solo pezzo di acero di taglio tangenziale con marezzatura morbida che degrada verso sinistra. Due piccoli perni di acero sono visibili nelle parti inferiore e superiore del fondo. Le fasce sono in oppio con marezzatura più stretta. La tavola è in due pezzi di abete di ottima qualità con fibre di larghezza media in centro, che vanno allargandosi ai lati. La testa, con il manico innestato, è in acero non marezzato. Nella scanalatura del dorso sono incise le lettere PB. Il filetto ha il bianco in pioppo di 0,7 mm e il nero in acero tinto di 0,4 mm (irregolare). I tasselli e le controfasce, non incastrate, sono in pioppo. Probabilmente il tassello superiore e quello inferiore non sono originali.

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