Cristo e Apostoli

ancona, ca. 1490 - ante 1495
Bussolo, Pietro; Ferrari De Giuchis, Cristoforo (; Attribuito)
notizie 1479-1525; notizie sec. XV fine- sec. XVI inizio

L'ancona, finemente intagliata con motivi decorativi vegetali, è costituita da due registri, di cui quello superiore alto circa la metà rispetto a quello inferiore. I due ordini sono divisi da un'alta trabeazione e sorretti alla base da una predella dipinta con "Cristo e gli Apostoli". All'interno di nicchie costituite da archi a tutto sesto impostati su pilastri, si trovano delle pregevoli statue lignee. Al centro del registro inferiore è collocata la Madonna col Bambino tra San Pietro, raffigurato con il Vangelo, e Sant'Andrea, riconoscibile dalla croce che tiene in mano. Nell'ordine superiore, troviamo un Santo agostiniano a sinistra e Santa Margherita d'Antiochia a destra, accompagnata dal drago, suo tipico attributo. Al centro, tra la Madonna e San Giovanni Evangelista doveva esserci una Crocifissione, ora andata perduta. Precedentemente nella nicchia, vi si trovava un "Eterno" di fattura seicentesca, e ancora prima, un' "Annunciazione".

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno di conifera/ doratura
    legno di conifera/ intaglio
    legno di conifera/ pittura
    legno di conifera/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Bussolo, Pietro; Ferrari De Giuchis, Cristoforo (; Attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Adriano Bernareggi - Museo Adriano Bernareggi
  • LOCALIZZAZIONE Museo Diocesano Adriano Bernareggi
  • INDIRIZZO Via Pignolo, 76, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dalla vecchia chiesa parrocchiale di Sant'Andrea a Villa d'Adda, la pregevole ancona è stata recentemente restituita a Pietro Bussolo, uno dei maggiori esponenti della scultura lignea rinascimentale lombarda. L'ipotesi che si trattasse di un'opera del Bussolo era stata avanzata da Peroni nel 1963. Nel contributo della Battistoni (1982), le sculture vennero tolte dal catalogo del Bussolo e accolte in quell'ambito lombardo-veneto nel quale si formarono i bresciani Maffeo Olivieri e Clemente Tortelli. Un attento esame dei dettagli delle statue, come il minuto intaglio di barbe e capelli e l'incisività dell'espressione dei volti, uniti alla finezza dell'intaglio della cornice architettonica, hanno consentito di riportare pienamente l'opera prima all'ambito del Bussolo e poi direttamente alla sua mano. Inizialmente datata tra il 1495 e l'inizio del XVI secolo, l'ampia misura delle statue, che preannuncia ormai il sopraggiungere del Cinquecento, e la citazione dell'ancona nel testamento di Antonia da Molteno redatto nel marzo del 1495, hanno consentito di anticipare la sua realizzazione di qualche anno, collocandola prima dell'analogo complesso della chiesa di San Bartolomeo ad Albino (1495-1496) e quindi agli anni immediatamente precedenti al trasferimento dello scultore a Bergamo (1498-1499). Le proporzioni ridotte del gruppo con la "Crocifissione tra la Madonna e San Giovanni Evangelista" nella nicchia al centro del registro superiore, mancante del Cristo crocifisso, fanno presumere che quella non fosse la sua collocazione originaria. Ciò sarebbe confermato dalla precedente presenza di un "Dio Padre" seicentesco, e ancora prima, come attesta la foto pubblicata nell'inventario del Pinetti (1931), di una "Annunciazione". La predella raffigurante "Cristo tra gli Apostoli" sul basamento della struttura mostra un linguaggio vicino al pittore caravaggino Cristoforo Ferrari de Giuchis. L'originaria collocazione dell'ancona all'interno del presbiterio della chiesa di Sant'Andrea a Villa d'Adda è documentata da una riproduzione fotografica di inizio Novecento. Probabilmente durante il rinnovamento secentesco della chiesa in corrispondenza del tabernacolo, le sculture del primo registro furono sottoposte a ridoratura, con vistose stesure di lacca trasparente di colore verde e rosso nei risvolti.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 300333312
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Bergamo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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