Santa Caterina. Santa Caterina d'Alessandria

dipinto ca. 1530 - ca. 1540

Il dipinto a olio su tavola è di formato rettangolare, orientato in verti\ncale e dotato di una cornice lignea dorata del XIX secolo. Avvicinabile alla bottega di Bernardino Luini, raffigura Santa Caterina d'Alessandria leggente.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Luini Bernardino (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo e Giardini Moroni
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Moroni
  • INDIRIZZO Via Porta Dipinta, 12, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, da attribuire a un seguace o alla bottega di Bernardino Luini, raffigura Santa Caterina d¿Alessandria leggente. La martire, riconoscib\nile per il nimbo e la ruota dentata, indossa un elegante abito rosso e blu ed è avvolta da un raffinato velo trasparente, che le copre le spalle. L\n¿immagine è evidentemente ripresa da una ¿Santa Caterina con angeli?\n di Bernardino Luini (1527-31), la cui opera prima può essere identifica\nta in un dipinto entrato nel 1814 nelle raccolte dell¿Ermitage di San Pi\netroburgo (inv. ??-109) con attribuzione a Leonardo da Vinci. L'opera ap\nparteneva alla collezione di Josephine de Beauharnais (Parigi, Castello di Malmaison), che a sua volta l'aveva acquistata nel 1805 dal pittore Andrea Appiani. L¿anonimo autore del dipinto riprende con estrema fedeltà, a\nnche se con esiti più impacciati e stereotipati, gli abiti e la posa dell\na santa raffigurata dal maestro; tuttavia, omette la presenza dei due angeli, che nel dipinto originale reggevano la palma e lo strumento del martirio, lasciando soltanto la ruota dentata e posizionandola sulla sinistra. All¿opera, destinata evidentemente alla devozione privata, mancano la fre\nschezza e la morbidezza del Luini maturo, a cui appartiene il dipinto dell¿Ermitage, che si colloca cronologicamente negli ultimi anni della vita \ne della produzione dell'artista. Potrebbe dunque trattarsi di uno degli esemplari in serie che la bottega realizzava a partire da un originale del maestro. Una conferma di questa ipotesi è data dall¿esistenza di numeros\ne copie tratte dal dipinto: alla National Gallery di Londra (inv. NG3936), al Musée Compiègne (inv. 783), alla Irish National Gallery di Dublino, \nalla Pinacoteca di Brera di Milano (Re. Cron. 5513) e alla Pinacoteca Malaspina di Pavia (inv. P 425), ma anche in collezioni private a Bilbao, Torino, Parigi. Santa Caterina non è la prima santa leggente di Bernardino Lu\nini: già tra il 1510 e il 1512 il pittore aveva dipinto una Santa Barbara\n assorta nella lettura, parte di un polittico smembrato e ora disperso tra Città del Messico, Magadino e Milano (G. Agosti, A. Mazzotta e J. Stoppa\n in ¿Bernardino Luini¿ 2014, pp. 79-84 cat. 10) .
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ FAI - Fondo Ambiente Italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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