San Giovanni Evangelista
decorazione pittorica,
ca. 1521 - ante 1524
Le tele di Romanino occupano la parete sinistra della cappella del Sacramento. Nel sottarco sono collocati i profeti Isaia, Ezechiele, Zaccaria, Malachia, Mosè e Abacuc che tengono cartigli con versetti biblici, mentre sulla parete vi sono la Messa di S. Gregorio, la Cena in casa del Fariseo e la Resurrezione di Lazzaro, affiancati dalle figure degli evangelisti Giovanni e Matteo, rappresentati con gli attributi che li distinguono, rispettivamente l'aquila e l'angelo.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO decorazione pittorica
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Romanino, Gerolamo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Giovanni Evangelista
- INDIRIZZO Contrada S. Giovanni, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attuale arredo pittorico della cappella del Sacramento in San Giovanni Evangelista a Brescia, venne riallestito nei 1881, seguendo la disposizione originaria delle tele. La parete sinistra è decorata dalle tele realizzate da Romanino secondo il contratto stipulato il 21 marzo 1521 dal pittore con Giovanni Francesco Occanoni, priore del convento dei canonici lateranensi della Congregazione agostiniana, proprietari della chiesa e con alcuni rappresentati della Scuola del Santissimo Sacramento, tra cui i sindaci Bartolomeo Fortalizi e Pace Lana. L'artista esegue questo ciclo di tele, dopo essere stato sostituito da Pordenone nei lavori della cattedrale di Cremona e dopo un probabile viaggio in Italia centrale, dove ha potuto riflettere e incamerare formule e modelli che andranno a arricchire il suo linguaggio. A suggerire la prossimità di un soggiorno dell'artista a Roma, sono soprattutto il michelangiolismo delle masse muscolari, l'atteggiarsi monumentale dei profeti e i richiami a Raffaello nella Messa di san Gregorio. Tuttavia, nella composizione articolata e fitta e nella vena popolare dei personaggi della Resurrezione di Lazzaro, le suggestioni romane si stemperano in un'atmosfera più naturalistica, mentre nella Cena in casa del fariseo emergono gli esiti di un confronto con Moretto e Savoldo. Come sottolineato dalla critica, la tela di qualità più elevata è quella con S. Matteo, opera che per i suoi effetti luministici e per l'atmosfeta poetica, costituisce un valido precedente alla vicenda di Caravaggio.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Comunità Montana Valle Trompia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0