Ultima cena

decorazione pittorica, ca. 1521 - ante 1524

Le tele di Moretto occupano la parete destra della cappella del Sacramento. Nel sottarco sono collocati i profeti Osea, Aggeo, David, Geremia, Daniele e Machea, reggenti cartigli con versetti biblici, mentre sulla parete vi sono l'Ultima cena, Elia nutrito dall'angelo e la Caduta della manna, affiancati, nella strombatura dei pilastri, dagli evangelisti Luca e Marco, questi ultimi con gli attributi che li contraddistinguono, rispettivamente il bue e il leone.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Buonvicino, Alessandro
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Giovanni Evangelista
  • INDIRIZZO Contrada S. Giovanni, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attuale arredo pittorico della cappella del Sacramento in San Giovanni Evangelista a Brescia, venne riallestito nei 1881, seguendo la disposizione originaria delle tele. La parete destra è coperta dai dipinti eseguiti da Moretto secondo il contratto stipulato il 21 marzo 1521 dal pittore con Giovanni Francesco Occanoni, priore del convento dei canonici lateranensi della Congregazione agostiniana, proprietari della chiesa, e da alcuni esponenti della Scuola del Santissimo Sacramento, tra cui i sindaci Bartolomeo Fortalizi e Pace Lana. Rispetto all'intervento di Romanino della parete opposta, Moretto rivela un linguaggio più sobrio, classicheggiante, aulico contraddistinto da evidenti influssi della cultura tosco-romana di primo Cinquecento, probabilmente appresa grazie a un viaggio giovanile in Italia centrale. Le figure di Elia e di S. Marco ad esempio richiamano Michelangelo, nella Caduta della manna emerge l'influsso di Raffaello, mentre nell'Ultima cena il ricordo del cenacolo leonardesco, tradotto con maggiore dinamismo e con una maggiore articolazione nella resa delle figure. Di particolare suggestione è la scena con Elia dormiente assisitito dall'angelo, dove il pittore sfodera un cromatismo armonico e una minuzia non comune nella resa del paesaggio degradante, chiuso all'orizzonte da architetture di sapore fiammingo. I profeti dei sottarchi invece rivelano un forte accento realistico e proprio per questo sono un esempio significativo di quella corrente da cui Caravaggio muoverà i suoi primi passi.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Comunità Montana Valle Trompia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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