fucile militare - poduzione Italia settentrionale (seconda metà sec. XVII)
L'esemplare è identificabile con un fucile a miccia di produzione nord-italiana, probabilmente bresciana, databile alla seconda metà del XVI secolo. La canna si presenta ottagonale, molto massiccia, mentre la cassa in noce termina con calcio a coda di pesce a sezione squadrata, grossolanamente decorato con tacche incise. L'unico motivo decorativo vero e proprio interessa la sezione terminale del serpentino che riproduce una piccola testa di cane. La bacchetta calcapalle trova alloggio in uno scasso realizzato appositamente nel fusto di legno, ma probabilmente, vista la lunghezza limitata, non è originale. Sebbene il fucile non presenti né punzoni né firme utili a ricondurlo ad uno specifico armaiolo, l'attribuzione ad una produzione bresciana si giustifica in base alla forma del calcio e del serpentino.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO fucile militare
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MATERIA E TECNICA
acciaio/ incisione
legno di noce/ tornitura
- AMBITO CULTURALE Poduzione Italia Settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Armi e della Tradizione Armiera
- LOCALIZZAZIONE Villa Mutti Bernardelli
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 31, Gardone Val Trompia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Evoluzione dell'archibugio, il fucile si caratterizza per l'introduzione del calcio, che durante l'azione di fuoco permette di appoggiare l'arma alla spalla, superando la prassi che prevedeva di appoggiare l'archibugio al petto. Pur nella sua semplicità, l'esemplare in esame è un perfetto esempio delle prime armi da fuoco portatili utilizzate sui campi di battaglia verso la metà del XVI secolo. Questa tipologia di arma è utilizzata soprattutto dagli eserciti in assedio, in quanto, per essere pronti all'azione, i soldati necessitavano di armi dotate di micce lunghe - fino a una quarantina di cm - che dovevano essere mantenute costantemente accese. Tale operazione era possibile solo avendo a disposizione braci, trasportate tra le linee militari all'interno di secchi. Sebbene la funzionalità della miccia potesse essere inficiata dalle condizioni atmosferiche di vento o pioggia, per la loro semplicità costruttiva e il basso costo di produzione, i fucili a miccia restano in uso in Giappone fino al XIX secolo.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Comunità Montana Valle Trompia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0