Lo strumento presenta tutte le caratteristiche stilistiche proprie dell'autore. Il fondo è in un solo pezzo di pioppo, a taglio tangenziale, con due piccole aggiunte ai lati. Tutte le fasce sono in faggio, ma le due inferiori sono di epoca posteriore. La tavola è in due pezzi di abete (più due piccole aggiunte laterali) con venatura di larghezza media in centro e più larga ai lati. La testa, con manico innestato, è in noce. La sgusciatura dorsale parte da molto in alto, lasciando completamente piatta la parte posteriore della cassetta dei piroli. Sul fondo il filetto è solamente inciso a graffietto con due linee ad una distanza di 1,6 mm circa una dall'altra. Sulla tavola invece è presenta un vero filetto con il bianco in pioppo di 0,6 mm e il nero in acero tinto di 0,5 mm. L'interno è stato alterato da molti restauratori ed è quindi difficile distinguere le parti originali da quelle false. Il tassello inferiore è in pioppo, mentre gli altri sono in abete (sicuramente non originali i quattro alle punte). Vi sono controfasce in noce, in abete ed in acero (probabilmente le uniche originali), di varie misure e forme, nessuna incastrata nei tasselli. La vernice è di un colore rosso marrone, in alcune parti poco trasparente, stranamente scura per questo autore.