Vaso con fiori
dipinto,
ca. 1650 - ca. 1650
Nuzzi Mario Detto Mario De' Fiori (attr.)
1603/ 1673
In un vaso, sostenuto da tritoni (sul piede del vaso) e decorato da putti a finto rilievo (sulla coppa del vaso), è contenuto un mazzo formato da diverse specie floreali (tulipani, iris, rose ...).
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
OLIO SU TELA
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ATTRIBUZIONI
Nuzzi Mario Detto Mario De' Fiori (attr.)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Como
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Volpi
- INDIRIZZO Via Armando Diaz, 82-84, Como (CO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa pendant con un'altra tela di soggetto analogo pure appartenente alle collezioni dei Musei Civici di Como. Il Natale (Natale, 1981) ha sottolineato che l'attribuzione delle due opere al noto specialista Mario Nuzzi si basa su puntuali confronti con opere certe del pittore romano, tra le quali segnala le Allegorie della Quattro Stagioni nel Palazzo Chigi di Ariccia (Golzio, 1965) e un particolare del Ritratto del pittore al cavalletto, nello stesso edificio (Natura morta italiana, 1964). Lo studioso ha, inoltre, osservato che anche un'incisione di Jacob Coelemans derivata da una tela del Nuzzi (Boyer, 1965) mostra una composizione quasi identica alla tela esaminata e che possono essere istituiti altri raffronti con opere dello stesso artista nella collezione Molinari Pradelli a Bologna (Rosci, 1977) . Accomuna le opere del Nuzzi "una vocazione indubbiamente realista che lo portava a situare i suoi fiori, attentamente studiati con passione da naturalista, in una luce vera e ben definita, proveniente cioè da una precisa fonte che poneva in rilievo le cose rappresentate contro uno spazio scuro: un procedimento dopo tutto ancora caravaggesco" (Laureati, 1989, 760). La Rizzini (Rizzini, 1989) ha rilevato che il pittore era ben rappresentato nelle collezioni lombarde, come quella di Giovan Antonio Parravicino, "che comprendeva i dipinti conservati nei palazzi di Milano e di Como e nelle ville di Perlasca, Cassano in Pieve d'Incino, di Seregno e di Sesto San Giovanni". La Coppa (Coppa, 1989, 164 nota n. 102) ha ipotizzato che le due tele di Como provengano proprio da questa quadreria.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Como
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0