San Giovanni Battista e un donatore
dipinto,
ca. 1515 - ca. 1520
D'oggiono, Marco (1470 Ca.-1524)
1470 ca.-1524
Ai piedi di san Giovanni Battista è ingonocchiato un devoto, che indossa il tradizionale abito dei Cavalieri di Malta. Lo sfondo è costituito da un paesaggio caratterizzato, sulla destra, da un anfratto roccioso, davanti al quale è collocato sant'Atonio abate, riconoscibile grazie alla presenza del maiale che era solito accompagnarlo.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
legno/ pittura
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ATTRIBUZIONI
D'oggiono, Marco (1470 Ca.-1524)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria delle Grazie
- INDIRIZZO Piazza Santa Maria delle Grazie, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Avvistato nella seconda metà del Settecento sull'altare della sagrestia vecchia di Santa Maria delle Grazie, il dipinto, pur rappresentando una testimonianza di rilievo nell'ambito deella produzione di Marco d'Oggiono, è stato riconosciuto al pittore soltanto dagli studi a cavallo tra Otto e Novecento. In effetto sul piano stilistico sono evidenti tutti i caratteri fondamentali delle opere mature del maestro, scalabili a partire dalla metà del secondo decennio del XVI secolo. I costanti riferimenti alla tradizione lombarda, in particolare a Bernardo Butinone e a Bernardino Zenale, vengono riletti dal d'Oggiono alla luce di una forte impronta leonardesca, maturata in conseguenza di un vero e proprio alunnato compiuto al seguito di Leonardo, documentato sin dal 1491. La monumentalità delle figure e il tono classicista dell'insieme invitano a prendere in esame, sul piano delle ipotesi, un viaggio del pittore in Italia centrale, o quantomento un aggiornamento avvenuto intorno alla metà del secondo decennio, epoca in cui va datata l'opera in esame. E' il periodo, a partire dal 1516, in cui l'Oggiono gravita nell'ambiente di rinnovamento spirituale imperniato attorno alla figura di Arcangela Panigarola, al servizio di una committenza di tendenza filofrancese. Sempre coerente con questo momento è il polittico Crespi, smembrato e in parte ricomposto, conservato a Blois, con il quale la pala di Santa Maria delle Grazie condivide vari elementi, primo tra tutti l'analogo soggetto. L'identità del donatore non è purtroppo circoscrivibile (in passato è stato avanzato il nome di Gasparo Vimercati), se non per la sua adesione all'ordine dei Cavalieri di Malta.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0