Evangelisti

dipinto, ca. 1541 - ca. 1545
Giovanni Demio
1510/1512-1570 ca.

Divisa in quattro grandi vele, la volta della cappella presenta le raffigurazioni dei quattro Evangelisti, circondati da putti e assisi sulle nuvole, mentre in basso sono presenti otto Sibille, le cui figure si inseriscono nei punti di raccordo tra le vele e le lunette sottostanti.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA pietra/ intaglio
    intonaco/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Demio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria delle Grazie
  • INDIRIZZO Piazza Santa Maria delle Grazie, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pittore il cui catalogo è stato ricostruito dalla critica piuttosto faticosamente a causa di vari problemi di identificazione delle opere, Giovanni Demio rappresenta un caso emblematico di maestro "girovago" che, dalla natia Schio, seppe aggiornare il suo linguaggio espressivo, al punto da definire una cifra stilistica assolutamente personale e distintiva. Tra i viaggi formativi compiuti da Demio nell'arco di un trentennio risultò fondamentale la frequentazione del contesto veneziano già influenzato dal maniersimo toscano (grazie alla presenza in laguna di Francesco Salviati e di Giorgio Vasari), oltre che dai risultati raggiunti da Giulio Romano a Mantova e dalla visione diretta delle novità centro italiane (l'attività in qualità di mosaicista nel Camposanto di Pisa è documentata nel 1539; nella seconda metà degli anni quaranta Demio sarà anche a Napoli). L'ipotesi di un viaggio a Roma trova conferma nell'analisi delle diverse componenti stilistiche e culturali identificabili nelle pitture eseguite, tra il 1541 e il 1542, per il genovese Domenico Sauli, presidente del Magistrato delle entrate ordinarie a Milano, che aveva ottenuto in patronato la cappella di Santa Maria delle Grazie (in precedenza appartenuta ai Rusca). L'attribuzione a Giovanni Demio dell'affresco e, conseguentemente, delle altre pitture della cappella Sauli, compresa la pala raffigurante la Crocefissione, è confermata dalla presenza, nell'angolo in basso a destra della scena dell'Andata a Emmuas, della firma "Johannes Demius de Scledo P.". Negli affreschi della volta sono evidenti sul piano stilistico i contatti con i "romanisti del Nord", pittori provenienti dal nord Europa e attivi in Italia, come Jan van Scorel e Martin Heemskerck. E' stato osservato come la carica creativa sprigionata nell'ideazione delle figure degli Evangelisti e delle Sibille recuperi, piegandole sin quasi a raggiungere una deformazione grottesca, influenze parmigianinesche e michelangiolesche. Gli affreschi della volta furono danneggiati dai bombardamenti alleati del 1943; durante il restauro condotto nel 1967 si strapparono l'Evangelista Marco e l'Evangelista Giovanni nelle vele settentrionale e orientale, oltre che una figura d'angelo nella vela occidentale.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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