Ritratto di Giovanni Papini

disegno, 1929 - 1929

carboncino su carta

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino
  • ATTRIBUZIONI Sacchetti, Enrico (1877-1969)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già nel 1908 Vittorio Pica su «Emporium», nel recensire l¿esposizione umoristica nazionale "Pro Turante" dell¿anno precedente, descrive Enrico Sacchetti come "colui che sovraneggia per individualità di visione e per possanza di tecnica [...]. Nessuno meglio di lui sa serbare la persuasiva rassomiglianza fisica e psicologica di una faccia, di una mezza figura od anche di un¿intera persona di uomo o di donna e nello stesso tempo spingere, con compiacenza crudele, fino alla deformazione spettrale e macabra, tutte le manchevolezze o le esuberanze delle fattezze, tutte le smorfie fisionomiche, tutti i difetti d¿atteggiamento o di movimento" (V. Pica, Un¿esposizione umoristica a Milano, in "Emporium", 1908, v. XXVIII n. 163 pp. 76-81, p. 77). Nella sua lunga carriera illustrò tra le pagine di diverse riviste (qui si ricordano solamente «Verde Azzurro», «Pasquino», «Teatro Illustrato») numerose caricature dei maggiori esponenti della cultura europera, presentate poi in diverse occasioni espositive. Alla Quadriennale di Roma del 1952, ad esempio, espose le caricature di Eleonora Duse, Giovanni Papini, Ruggero Ruggeri, Arturo Toscanini e Virgilio Talli. Dei ritratti di Giovanni Papini si conservano, all¿interno del Civico Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco, due opere grafiche eseguite con tecniche differenti, ma identiche nell¿impostazione compositiva (invv. 6260 D 477; 6263 D 478). Esse furono acquistate rispettivamente dalla Galleria Dedalo nel 1933 e della Galleria Bolzani nel 1939 (dalla Galleria Dedalo, nel settembre del 1933, si registra l¿acquisto di tre fogli di Enrico Sacchetti: "Prigionieri austriaci" (inv. 6261 E 121), "Autoritratto" (inv. 6259 D 476) e il "Ritratto di Giovanni Papini" (inv. 6260 D 477); quest¿ultimo è illustrato all¿interno del catalogo dell¿ "Esposizione di Enrico Sacchetti, G. Cesare Vinzio, Emilio Vitali", mostra tenuta negli spazi della Galleria Pesaro nel marzo del 1933). Le due opere si caratterizzano per la grande espressività con cui l¿artista è riuscito a rappresentare l¿amico; non si tratta, infatti, di una stereotipata superficie caricaturale, ma di un modo di disegnare nuovo e personale. In queste due disegni Sacchetti spinge "con compiacenza crudele, fino alla deformazione spettrale e macabra, tutte le manchevolezze o le esuberanze delle fattezze, tutte le smorfie fisionomiche, tutti i difetti d¿atteggiamento" (E. Sacchetti, La caricatura, in "La Lettura", fasc. 12, 1926, p. 903). Sono opere che si soffermano su uno studio psicologico profondo e che riescono attraverso l¿esasperazione dei tratti somatici a mostrare con forte incisività la personalità dell¿ effigiato.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160986
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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