Cinque figure di bagnanti

disegno, ca 1932 - ca 1933

monotipo a olio su carta bianca (disegno a ricalco da matrice preparata con colore a olio)

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ monotipo a olio
  • ATTRIBUZIONI Cagli, Corrado (1910-1976)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Punto di riferimento della nuova generazione di pittori romani e figura di congiunzione tra il mondo artistico della capitale e quello milanese, Corrado Cagli alla fine del 1932 espose, insieme a Giuseppe Capogrossi ed Emanuele Cavalli, all'interno della Galleria Roma un gruppo di opere che, per buona parte, qualche mese dopo ripresenterà a Milano all'interno della Galleria del Milione (Vilardi 2001-2002). In assenza di notizie certe in merito ai fogli che vennero presentati durante la prima esposizione, si presume che la mostra milanese del 1933, così come osservato da Elena Vilardi, ricalcasse quella romana. I due fogli di Cagli conservati presso le Civiche Raccolte del Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco furono acquistati all'esposizione del 1933 dall'allora sovrintendente Giorgio Nicodemi, uomo attento ai nuovi sviluppi dell'arte del Novecento e fautore di importanti acquisti di opere contemporanee. Il disegno con i "Bagnanti" così come quello dei "Dioscuri" (inv. B 486) fu eseguito dal pittore marchigiano nel 1932 e si avvicina alle sperimentazioni grafiche che in quei primi anni l'artista andava effettuando. Entrambi i fogli sono infatti realizzati con la tecnica del monotipo: il disegno è eseguito sul verso del foglio mediante uno strumento appuntito; trattasi in questo caso di una punta d'argento il cui segno è ancora visibile sul verso stesso. Il foglio, viene in seguito appoggiato su una matrice preparata a olio, che a sua volta imprime il tratto sulla carta. L'utilizzo di tale tecnica dà come risultato un'estrema sintesi della linea. L'artista si serve di un segno nitido e continuo con cui descrive i contorni dei corpi che risultano così allungati, come quelli presenti nei suoi affreschi. A differenza del foglio con i "Dioscuri", Cagli qui crea ombre e sfumature continue che donano alle forme delle cinque figure notevole plasticità; queste ultime sono inserite all'interno di un'atmosfera fantastica con un grande sole al centro che li sovrasta.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160750
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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