Conversazione
disegno,
1948 - 1948
Maccari, Mino (1898-1989)
1898-1989
matita di grafite, tempera su carta (recto) carboncino su carta (verso)
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta
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ATTRIBUZIONI
Maccari, Mino (1898-1989)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Grande protagonista di una stagione artistica tutta toscana, Mimo Maccari nel corso della sua lunga carriera ha dato vita a una vasta e originale produzione grafica. Dagli anni Trenta in poi la sua arte, dalle forti valenze politiche e sociali, si stabilizza e raggiunge dei risultati lontani dalla tipica tradizione italiana. L¿artista, infatti, si colloca nel panorama culturale del Novecento come una figura stravagante e al di fuori di ogni corrente. Non fu reduce da nessuna esperienza artistica precedente e non cercò mai di approdare a nessuna scuola. Nel 1950 prende parte alla "Mostra internazionale disegno moderno" di Bergamo, dove le Civiche Raccolte del Comune di Milano, acquistano un disegno a tempera dell¿artista insieme ad altre opere di Aldo Salvadori (invv. Agg. 259, 308, 365), Giuseppe Santomaso (inv. Agg. 367) e Renzo Vespignani (inv. Agg. 370). Il disegno a tempera di Maccari si caratterizza per un vivace fervore visionario, creato dall¿artista attraverso un groviglio di linee e segni cerulei che si contrappongono a uno sfondo colorato. Quello che si osserva è una creativa follia di segno e colore, dove Maccari con poche pennallate di tempera evidenzia gli elementi più significativi dell¿immagine. Tre figure umane, abbozzate leggermente a matita, emergono con fatica all¿interno della composizione e si confondono con gli azzurri, i bianchi e i caldi colori dello sfondo retrostante. Maccari, in quest¿opera, sembra raffigurare un onirico mondo allucinato dove colore e segno comunicano tra di loro in un lungo monologo. Il disegno è da considerare come il trionfo espressivo di un istinto creativo, un racconto di incastri colorati che l¿artista amalgama man mano che il pennello scorre sulla carta. Sul verso del foglio è presente uno schizzo a carboncino raffigurante due figure maschili vestite con cilindro e frac.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160530
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0