Candelabro e fregio decorativo
disegno,
ca. 1575 - ca. 1620
disegno eseguito con inchiostro bruno a penna, a mano libera in campiture tracciate a tiralinee; le ombreggiature sono a inchiostro bruno tratteggiato; il disegno è tracciato su carta chiara leggera irregolare, dai margini frastagliati
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ inchiostro a penna
- AMBITO CULTURALE Ambito Centro-italiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il presente disegno è tracciato sul verso dell'inv. 6,133 (Milano, Collezione Sardini Martinelli). Confinato nel lato destro, è raffigurato un originale candeliere i cui bracci in forma di cornucopie sono sorretti da due figure femminili con busti che si risolvono in foglie d'acanto, le cui propaggini fungono da appoggio sulla base rettangolare. I due corpi sinuosamente protesi, privi di braccia, sono legati ai bracci del candeliere tramite i due drappi che ne avvolgono il petto e i cui estremi sono infilati in due fori praticati nella curvatura dei bracci e all'elemento centrale che pende dagli stessi, tramite due ghirlande di frutti che ne avvolgono il bacino. L'elemento centrale che fa da contrappeso e determina l'equilibrio della composizione, è costituito da una base sagomata con pendente alla base, sovrastata da un mascherone di vecchio barbuto coronato. Sul suo capo appoggiano le volute vegetali legate tra di loro che sono il terminale dei bracci del candeliere. Sotto il disegno del candeliere si trova un riquadro rettangolare decorato con due motivi vegetali legati tra loro, con foglie arricciate rivolte verso un elemento lanceolato centrale. La leggerezza del supporto ha determinato la trasposizione del disegno realizzato sul recto del foglio in corrispondenza del presente, che a sua volta si è trasposto sulla parte sinistra del foglio, ripiegato durante la precedente collocazione. Non è possibile stabilire l'autore del disegno il cui stile secondo A. Bedon non sembra riconducibile a Giovanni Battista Montano (Pracchi, 1991). Si ravvisano analogie con opere di oreficeria realizzate in ambito toscano nella seconda metà del Cinquecento.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056636
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0