Prospetto di vaso
disegno,
post 1605 - ante 1650
Montano, Giovanni Battista ((?))
1534 ca.-1621
disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro bruno a penna a mano libera e colorato con inchiostro bruno acquerellato steso a pennello; il supporto sul quale è tracciato è carta chiara imbrunita con il margini inferiore e sinistro irregolari
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ inchiostro a pennello/ acquerellatura
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ATTRIBUZIONI
Montano, Giovanni Battista ((?))
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto, insieme ad altro foglio già incollato sul lato opposto del medesimo supporto di legatura, nel paragrafo "Vasi" con la definizione "170 con aquila". Il foglio in esame riporta il disegno di un vaso composto da un piedistallo modanato, un corpo decorato e un tappo di chiusura. Il corpo presenta alla base un cespo di foglie d'acanto aperte su cui poggiano ai lati due aquile, le cui ali dispiegate si incontrano formando due volute nella parte alta al centro. Sotto le ali dei due volatili è appesa una ghirlanda di frutti (forse pere) con tre fiori in linea verticale al centro. Il vaso, dall'imboccatura arrotondata, è chiuso da un elemento vegetale a foglie d'acanto in forma di calice con infiorescenza superiore posto sopra un elemento incurvato che forse costituiva un'impugnatura. Nell'angolo superiore a destra del foglio è uno schizzo a penna riferibile all'infiorescenza suddetta. Il verso del foglio riporta una "memoria di lavori", ossia una nota di conto per opere di intaglio. Il disegno, attribuito a Giovanni Battista Montano da V. Pracchi su segnalazione di A. Bedon (Pracchi, 1991 p. 20) e indicato da L. Fairbairn (Fairbairn, 1998 vol. II, Appendix 8, p. 770), deve essere correlato al seguente (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 6,115), che sembra costituire una vista differente dello stesso vaso. Lo stile e il soggetto decorativo, ossia le aquile, ricordano un altro disegno presente all'interno della Collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 5,33), identificato come un piedistallo figurato. Potrebbe trattarsi di una serie di arredi con motivi figurativi simbolici forse attribuibili alla famiglia Borghese, per le aquile presenti nello stemma gentilizio. Un'aquila simile si trova sopra un piedistallo all'entrata alla villa Borghese dalla porta Pinciana, ma questo simbolo è raffigurato in molte opere realizzate da papa Paolo V e dai suoi successori, soprattutto il cardinale Scipione Borghese. Uno degli architetti favoriti del cardinale fu Giovanni Battista Soria, ritenuto allievo di Giovanni Battista Montano. Sul verso del foglio è riportata un'iscrizione con un elenco di lavori e relativi conti, che non sembra avere attinenza col disegno in esame.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056611
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0