Prospetto di piedistallo figurato per la famiglia Borghese (?)

disegno, post 1605 - ante 1650

disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro bruno a penna principalmente a mano libera e parte a tiralinee, colorato con inchiostro bruno acquerellato steso a pennello; il supporto sul quale è tracciato è carta chiara imbrunita con i margini irregolarmente tagliati

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Montano, Giovanni Battista ((?))
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Vasi" con la definizione "31 con aquile". L'oggetto qui rappresentato, è segnalato da V. Pracchi, come vaso ed è da lei attribuito, su segnalazione di A. Bedon (Pracchi, 1991 p. 14), a Giovanni Battista Montano, indicato come autore anche da L. Fairbairn (Fairbairn, 1998 vol. II, Appendix 8, p. 771). Non trova la stessa corrispondenza in A. Gonzales Palacios, che lo associa ai mobili romani barocchi (Gonzalez Palacios, 2004 p. 122). L'oggetto, rappresentato in prospetto, non sembra avere la base e l'imboccatura arrotondata tipica di un vaso e pertanto si propende a identificarlo genericamente come piedistallo figurato, con una foggia originale fornita dagli elementi che lo compongono. Sopra una base sagomata al cui centro è posto un mascherone di vecchio con barba e baffi arricciati in volute, sono appollaiati due rapaci che si rivolgono il dorso ma si fronteggiano col capo girato verso l'interno e che probabilmente sono riproposti sul lato retrostante, in modo da costituire i quattro appoggi per il ripiano superiore. Tra i rapaci è un decoro con motivo vegetale a foglie contrapposte che formano una sorta di calice, mentre la riquadratura soprastante riporta la testa di un cherubino appena abbozzata. Da segnalare un vaso decorato con aquile presente all'interno del tomo VI della presente collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 6,114), probabilmente dello stesso autore. I motivi figurativi utilizzati sono sicuramente simbolici e inducono ad associare l'oggetto raffigurato alla famiglia Borghese, per le aquile presenti nello stemma gentilizio. Un'aquila simile si trova sopra un piedistallo all'entrata alla villa Borghese dalla porta Pinciana, ma questo simbolo è raffigurato in molte opere realizzate da papa Paolo V e dai suoi successori, soprattutto il cardinale Scipione Borghese. Mentre per Paolo V lavorò Giovanni Battista Montano, per il nipote Cardinale uno degli architetti favoriti fu Giovanni Battista Soria, allievo di Montano.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056378
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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