Proiezione in pianta della decorazione di un soffitto per i Barberini

disegno post 1623 - ante 1647

disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro nero dilavato a penna a mano libera; le parti di cornice rilevate e i decori, sono evidenziati con inchiostro acquerellato; il supporto sul quale è tracciato è carta di colore avorio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Berrettini, Pietro Detto Pietro Da Cortona (cerchia)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno, escluso dall'indice di Giacomo Sardini, rappresenta un soffitto che appartiene a un ambiente riferibile alla famiglia Barberini. La superficie rettangolare centrale è infatti decorata con una larga cornice a riquadrature, delle quali quelle mediane e agli angoli, in rilievo, contengono stemmi appartenenti ai membri della famiglia, la cui attribuzione è confermata da iscrizioni a grafite dei nomi accanto ad essi. Pertanto all'angolo in alto a sinistra del disegno, secondo l'orientamento qui proposto del folio, si trova lo stemma dedicato a S. Onofrio, titolo che Francesco Barberini aveva assunto quando fu ordinato, nel 1623, cardinale diacono, ma anche e più probabilmente, titolo del cardinale Antonio Barberini, fratello di Francesco. La cartella che riporta al centro le tre api emblema di famiglia, è sovrastata da un cappello cardinalizio con nappe annodate che scendono ai lati. Lo stemma seguente, nell'angolo a destra, appartiene a Francesco e differisce dal precedente perché all'interno, sopra le tre api, sono disegnate due braccia incrociate in un abbraccio. Nell'angolo in basso a sinistra, lo stemma gentilizio, sormontato da una corona principesca, è diviso in due parti con tre api ciascuna. Questo stemma appartiene al principe Taddeo Barberini (1603-1647), fratello di Francesco e prefetto di Roma dal 1631. Lo stemma gentilizio nell'angolo in basso a destra, pure sormontato da corona, appartiene invece al Principe Don Carlo Barberini, padre di Francesco e Taddeo ed è diviso al centro da un elemento poco identificabile (forse armi?) in due parti, di cui una contiene le consuete api e l'altra è uno scudo rigato. Le riquadrature centrate in corrispondenza delle mezzerie dei quattro lati del soffitto, contengono insegne papali probabilmente riferite a papa Urbano VIII (1623-1644), zio di Taddeo, Antonio e Francesco Barberini. Il soffitto potrebbe appartenere a uno dei palazzi fatti costruire nella prima metà del XVII secolo dalla famiglia Barberini per cui lavorarono diversi artisti, come Bernini (1598-1680), Borromini (1599-1667) e Pietro da Cortona (1596-1669).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056386
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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