Sant'Alessandro a cavallo
dipinto,
ca. 1336 - ca. 1336
Maestro Del 1336 (attribuito)
notizie sec. XIV prima metà
L'affresco è profilato in alto e a sinistra da un fregio con motivi vegetali e teste di profeti barbuti.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Maestro Del 1336 (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Basilica di S. Maria Maggiore
- INDIRIZZO Piazza Rosate, Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco in esame, scoperto nel 1959 sotto la tela di Antonio Zanchi posta nel transetto, venne strappato e riportato su tela da Franco Steffanoni nel 1960 (cfr. documento senza titolo, 8 marzo 1960, prot. 1360; documento senza titolo, 8 aprile 1960, prot. 1039; "Relazione seduta 9 febbraio 1969", prot. 423; "Preventivo", 26 febbraio 1960, n. 629, fasc. 5 c, Archivio Congregazione Misericordia Maggiore, Bergamo). Attualmente è appoggiato a una parete del matroneo sud occidentale murato nel XVIII secolo. Raffigura Sant'Alessandro a cavallo lanciato vorticosamente al galoppo. Le due figure sono orlate da un tratto scuro mentre l'affresco è profilato in alto e a sinistra da un fregio con teste di profeti barbuti. Il manufatto, sicuramente appartenente alla tradizione figurativa lombarda, è attribuito al Maestro del 1336. Altri confronti invece lo porrebbero entro la fine del XIII secolo o addirittura nel XV secolo ma non oltre il secondo-terzo decennio ("Affreschi trecenteschi", 2005, pp. 77-81).
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302055874
- ENTE SCHEDATORE R03/ Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0