Giuditta con la testa di Oloferne e la spada
dipinto,
ca. 1593 - ca. 1594
Cavagna, Giovan Paolo (1550 Ca.- 1627)
1550 ca.- 1627
sacro
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Cavagna, Giovan Paolo (1550 Ca.- 1627)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Basilica di S. Maria Maggiore
- INDIRIZZO Piazza Rosate, Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela in esame venne eseguita contemporaneamente al dipinto "Ester e Assuero" (num. foto 1037) posto nella lunetta a destra del presbiterio (Bandera, in "I pittori bergamaschi...Il Cinquecento", vol. IV, p. 180, scheda 23). E' inserita in una cornice architettonica a stucco con lesene terminanti in telamoni affiancata da due grandi figure di profeti reggenti cartigli (num. foto 1038). Cavagna raffigura il momento in cui Giuditta, dopo aver tagliato la testa a Oloferne con la scimitarra, la ripone nella bisaccia tenuta dall'ancella. A destra si intravede la tenda dove giace il corpo esamine del generale. Anche in questo caso sullo sfondo si intravede l'epilogo della vicenda con le due donne israelite che entrano trionfanti in Betulia. Colpiscono sia l'influenza del Campi e del Lotto nella scelta di illuminare la scena notturma con diverse fonti luminose che il preziosimo pittorico tipico del Cavagna. L'opera è stata restaurata nel 1958 da Franco Steffanoni (cfr. "Relazione sui lavori di restauro eseguiti ai dipinti della Basilica di Santa Maria Maggiore per incarico dell'E.C.A. di Bergamo", 8 luglio 1958, protoc. 4643, cat. 89, Archivio Congregazione Misericordia Maggiore, Bergamo).
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302055784
- ENTE SCHEDATORE R03/ Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0