Candeliere
disegno,
post 1698 - ante 1702
Martinelli, Domenico (1650-1718)
1650-1718
disegno eseguito con grafite, principalmente a mano libera, con tratti a tiralinee e compasso; inchiostro bruno per iscrizioni e ombreggiature ad inchiostro bruno acquerellato; è tracciato su carta chiara pesante ingiallita, composta da tre fogli incollati
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerellatura
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ATTRIBUZIONI
Martinelli, Domenico (1650-1718)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Altro come sopra del med.° in / diversa maniera". Il disegno raffigura un candeliere ed è un'opera di Domenico Martinelli, di cui è presente il nome tracciato a matita, anche se poco leggibile, sul verso del foglio. Secondo Hellmut Lorenz (Lorenz 1991, M-KAT84 p. 264) l'attività di Martinelli come progettista di oggetti d'artigianato e arredi sacri, non documentata ma chiaramente a lui attribuibile, può essere plausibile solo per quei committenti come il conte Dominik Andreas Kaunitz che affidò all'architetto tutte le attività relative ai suoi beni e in particolare i dettagli decorativi relativi al castello e alla chiesa di Austerlitz. L'ipotesi di Lorenz fa riferimento alla colomba con un ramoscello d'olivo nel becco, posta su un nido circondato di foglie d'acanto intrecciate a ramoscelli d'olivo, che domina la parte centrale della base del candeliere e che potrebbe simboleggiare il conte Kaunitz, quale messaggero di pace. In seguito a queste considerazioni e allo stile di alcuni dettagli decorativi, Lorenz ritiene che il periodo di realizzazione della serie di questi oggetti possa coincidere o seguire immediatamente il soggiorno di Martinelli in Italia tra il 1699 e il 1700, quando entrò in contatto con lo scultore toscano Massimiliano Soldani e le opere di Pietro da Cortona. Diversi disegni di candelieri e altri oggetti liturgici, alcuni anche appartenenti al lucchese Gerolamo Scaglia, si trovano in uno dei manoscritti di Martinelli (Biblioteca Statale di Lucca, ms 1855). Il candeliere, sorretto da due cartocci affiancati da foglie d'acanto, ripropone lungo il fusto variamente modanato molti elementi decorativi presenti anche negli altri disegni di Martinelli con lo stesso soggetto (Milano, Collezione Sardini-Martinelli, invv. 8,39, 8,39ter R e V), come motivi vegetali o perline intrecciati con nastri, conchiglie rovesciate, foglie di palma intrecciate e un motivo ripreso dal kyma ionico, con ovoli circondati su tre lati da uno sguscio incurvato e separati in questo caso da fogliette. L'elemento che porta la candela, pure disegnata, è decorato con grappoli d'uva, simbolo di abbondanza.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302025973
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0