Pianta del complesso architettonico di Austerlitz
disegno,
post 1698 - ante 1702
Martinelli, Domenico (1650-1718)
1650-1718
disegno in scala, con alcune quote, tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito principalmente a inchiostro bruno e grigio, con pochi tratti a inchiostro rosso a penna, principalmente con tiralinee e compasso, con tratteggi a mano libera ad inchiostro su tracce a matita; le murature di progetto sono acquerellate di colore rosa, le specchiature d'acqua in azzurro, la vegetazione in verde; il disegno è tracciato su carta pesante imbrunita. Il supporto, composto da dieci fogli incollati, è ora ripartito in frammenti
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ inchiostro a penna/ grafite/ acquerello
-
ATTRIBUZIONI
Martinelli, Domenico (1650-1718)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella "Spiegazione de numeri" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Pianta generale di Austerliz, con tutte le Fabbriche di sua adiacenza, / e Giardini annessi". La planimetria rappresenta il cosiddetto "piano regolatore per Austerlitz" studiato da Martinelli per il conte Kaunitz in parte già durante il suo soggiorno a l'Aia e probabilmente completato intorno al 1698, al rientro ad Austerlitz. Si tratta di una più complessiva ristrutturazione, dovuta al fatto che il conte pensava di riconvertire la città in un centro manifatturiero legato all'industria tessile. Dalla manifattura Kaunitz si aspettava un forte incremento finanziario, anche per gli imponenti lavori che si proponeva per la sua dimora. Pertanto aveva commissionato a Martinelli un piano che legasse armonicamente in un unico disegno il castello, la città e la manifattura. L'impianto complessivo rappresentato in pianta, individua un imponente portale di accesso alla tenuta da est, in corrispondenza dell'ormai consolidato asse est-ovest che attraversa il castello. Il portale è posto all'inizio di un viale alberato, delimitato sul lato sud dal muro di confine e affiancato a nord da un giardino con fontana centrale e una vasta campitura rettangolare ribassata (forse uno specchio d'acqua), divisi da un corpo edilizio trasversale. La lunga prospettiva del viale, che si apre in un'esedra e sfocia in un ampio piazzale, doveva svelare gradualmente al visitatore il fronte principale del castello. Di quest'ultimo è qui solo abbozzata sommariamente la sagoma, in quanto dettagliata in altri disegni già eseguiti, e così pure per il giardino con il casino nella parte già costruita a ovest del castello; compare invece in dettaglio il parterre elaborato del giardino aggiunto ad ovest, con grande vasca centrale finemente decorata. La parte più innovativa riguarda la progettazione dell'asse nord-sud, già previsto all'interno del castello e riconfermato esternamente nella disposizione a nord delle scuderie, notevolmente ampliate e ridefinite in un vasto cortile delimitato da un'esedra semicircolare (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,39) e dalla connessione del complesso col tessuto cittadino, attraverso una nuova chiesa a pianta ellittica e con cupola, posta al termine mediano di un immenso cortile fronteggiante l'ala sud del castello. La costruzione della nuova chiesa avrebbe comportato non solo l'abbattimento della parrocchiale gotica di St. Jakob, allora collegata al castello, ma anche la demolizione di gran parte del tessuto cittadino circostante, attestato sul disegno dalla delineazione a matita dei lotti interessati dall'intervento. L'idea di isolare definitivamente il castello dalla chiesa sembra già presente in Martinelli nelle prime stesure del progetto di ristrutturazione dello stesso (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 2,4 e 2,6): infatti il passaggio coperto di collegamento diretto tra i due edifici era stato sostituito dal nuovo portale, a colonne isolate e balcone sovrastante, centrale alla facciata sud del castello. Il rapporto tra il castello e la nuova chiesa è mantenuto, pur assumendo un valore diverso: con la vecchia parrocchiale il "signore" aveva una relazione di intima e privilegiata partecipazione, mentre con la nuova chiesa la fruizione appare più distaccata e tra i due edifici sorge un confronto di "monumentalità", in cui è ravvisabile l'influenza berniniana del complesso di Ariccia. L'accesso principale alla chiesa è in linea con l'ingresso all'ampio cortile e col portale sud del castello. Il cortile, che ha forma rettangolare con due padiglioni pentagonali negli spigoli a sud, avanza verso la chiesa nel punto mediano di accesso con un fronte curvilineo convesso, mentre la chiesa lo "accoglie" con due tratti di muro concavi in cui è incastonata la breve facciata dalle imponenti colonne libere. La soluzione della pianta ovale con ingresso sull'asse più corto richiama l¿impianto di Sant'Andrea al Quirinale di Bernini. Di fronte all¿ingresso un coro semicircolare ospita l¿altare; lo spazio interno si caratterizza per il deambulatorio e il succedersi ritmato di cappelle e pilastri. La zona manifatturiera era probabilmente a nord-est, nelle immediate vicinanze del castello, collegata e delimitata da strade alberate rettilinee (Domenico Martinelli, 2006, cat. 45). Questo grandioso piano non fu realizzato, per l¿insuccesso dell'impresa manifatturiera e soprattutto per la morte del conte Kaunitz nel 1705. I lavori incominciati di cui si ha notizia certa, furono: la realizzazione del giardino con casino a ovest del castello tra 1691-1693 e la ristrutturazione di alcune parti del castello.
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301934621
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0