drago
portaspade,
ca. 1700 - ante 1867
Portaspade in legno intagliato e laccato di rosso con una decorazione di un drago (ryu) tra le nuvole (kumo). Il retro è laccato in nero, ornato da fiori e foglie.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO portaspade
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio
legno/ laccatura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Giapponese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Polo Arte Moderna e Contemporanea
- LOCALIZZAZIONE MUDEC - Museo delle Culture
- INDIRIZZO Via Tortona 56, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come in questo caso, il portaspade giapponese (katanakake) consiste di tre parti (base, due supporti e un braccio che collega questi ultimi) che si possono facilmente smontare. Questa tipologia di oggetto venne in auge nel periodo Momoyama (1573-1615): nelle residenze di Toyotomi Hideyoshi (1536-1598) furono ritrovati molti portaspade simili che si possono forse considerare i più antichi, decorati prevalentemente con la tecnica della lacca nota come Kodaiji. La loro forma può forse derivare da quella degli appendiabiti in legno laccato (iko o eko), famosi anche perché raffigurati su quel genere di dipinti noto come Tagasode ("Di chi sono quelle maniche?"), il quale consiste proprio in una serie di abiti posati su quel tipo di rastrelliera. Gli esemplari di portaspade più antichi erano di dimensioni maggiori rispetto ai successivi, potendo sorreggere da tre a cinque spade: questa caratteristica dipende sostanzialmente dall'evoluzione del tipo di spada prediletto dai samurai, che venne man mano a diventare di minori dimensioni rispetto al passato. Questo esemplare è realizzato con la tecnica chomoku saishitsu, ovvero intagliato e laccato di rosso.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301978327
- ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0