farfalle e fiori

portaspade, ca.|| 1850|| - ante||ante 1899||1890

Portaspade in legno intagliato e laccato a tre posti; in basso è dotato di una cassettiera con tre cassetti e un'antina che copre altri due cassetti. Ornato con farfalle applicate in oro, argento e fiori.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO portaspade
  • MATERIA E TECNICA legno/ laccatura in oro
    Argento
    foglia d'oro
    lacca
    legno/ laccatura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Giapponese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Polo Arte Moderna e Contemporanea. Collezione Giovanni Battista Lucini Passalacqua
  • LOCALIZZAZIONE MUDEC - Museo delle Culture
  • INDIRIZZO Via Tortona 56, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il portaspade giapponese (katanakake) consiste solitamente di tre parti (base, due supporti e un braccio che collega questi ultimi) che si possono facilmente smontare. Questa tipologia di oggetto venne in auge nel periodo Momoyama (1573-1615): nelle residenze di Toyotomi Hideyoshi (1536-1598) furono ritrovati molti portaspade simili che si possono forse considerare i più antichi, decorati prevalentemente con la tecnica della lacca nota come Kodaiji. La loro forma può forse derivare da quella degli appendiabiti in legno laccato (iko o eko), famosi anche perché raffigurati su quel genere di dipinti noto come Tagasode ("Di chi sono quelle maniche?"), il quale consiste proprio in una serie di abiti posati su quel tipo di rastrelliera. Gli esemplari di portaspade più antichi erano di dimensioni maggiori rispetto ai successivi, potendo sorreggere da tre a cinque spade: questa caratteristica dipende sostanzialmente dall'evoluzione del tipo di spada prediletto dai samurai, che venne man mano a diventare di minori dimensioni rispetto al passato. Questo esemplare è una variante abbastanza inusuale della forma del portaspade, soprattutto per la presenza della cassettiera. Essa potrebbe indicare l'assolvimento di funzione prettamente ornamentale, così che possiamo supporre una sua datazione in epoca Meiji (1868-1912), periodo in cui il governo aveva proibito ai samurai di portare armi da taglio tradizionali in luoghi pubblici: la spada e il suo supporto erano quindi destinati ad occupare un posto negli ambienti di rappresentanza delle residenze, non nella camera da letto dove originariamente erano sistemati, a memoria di un tempo e di usanze ormai passate. In mostra all'Esposizione Storica d'Arte Industriale. Milano, 1874
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301978143
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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