Pianta del complesso architettonico di Austerlitz

disegno, post 1688 - ante 1690

disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro bruno a penna, principalmente con tiralinee e compasso, con tratteggi a mano libera ad inchiostro su tracce a matita; le murature di progetto sono acquerellate color rosso bruno, le specchiature d'acqua in azzurro; il disegno è tracciato su carta chiara imbrunita e il supporto è di tre fogli incollati

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna/ acquerello/ grafite
  • ATTRIBUZIONI Zuccalli, Henrico (1642 Ca.-1724)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella "Spiegazione de numeri" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Pianta del Palazzo\d'Austerlitz di S.E. il Sig.re Pri.e di Caunitz colorita in rosso, ed in Giallo per denotare qualche id[e]a di risarcimento, disegnata da Herrico Zulij". Durante la missione diplomatica del 1682-86 alla corte Monaco di Baviera, Dominik Andreas Kaunitz aveva probabilmente conosciuto Henrico Zuccalli (1642-1724), architetto originario dei Grigioni e attivo alla corte bavarese dal 1673. A lui affidò presumibilmente intorno al 1688-89, data del secondo soggiorno di Kaunitz a Monaco, il progetto di ristrutturazione sia del castello di Austerlitz, sia del palazzo urbano di Vienna. L'ipotesi è suffragata dalla presenza ad Austerlitz e a Vienna dal 1688 di Antonio Riva, assistente fiduciario di Zuccalli (Heym, 1984, p. 72; Klingenstein, trad. it.,1993, p.73). L'intento iniziale del conte Kaunitz, o comunque la proposta generale di intervento sul castello e i suoi annessi illustrata in questa planimetria firmata da Zuccalli, sembrano limitarsi al conferimento di un aspetto di rappresentanza alla parte più "pubblica" dell'edificio, cui si voleva attribuire un'efficace e moderna facciata. Il progetto di ristrutturazione del castello è infatti focalizzato sul lato est e sud-est, ossia la zona verso l'ingresso, che appariva più irregolarmente articolata nella sua antica conformazione (grafici in Domenico Martinelli, 2006, p. 65); nelle altre ali dell'edificio non sono previsti interventi di rilievo sulle strutture, salvo la formazione di un vestibolo ricavato negli spazi preesistenti, con un'apertura verso il nuovo giardino a ovest, fuori asse rispetto al prospetto e al cortile interno. Di fronte alla nuova sontuosa facciata est (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 2,2), Zuccalli crea, oltre il fossato, un'ampia piazza regolare, limitata da una balaustrata, con un imponente portale di ingresso a sud dalla città. Un ulteriore nuovo portale di accesso è previsto al termine dell'appendice di cortile che si sviluppa dall'angolo nord-ovest della piazza. Queste indicazioni progettuali di Zuccalli sono indice di una buona conoscenza della topografia del luogo. Non abbiamo modo di confrontare il corpo antico delle scuderie, sicuramente esistente nella zona a nord del castello oltre il fossato (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 2,41), con quello indicato su questa planimetria di Zuccalli. Lorenz afferma che le scuderie a nord sono "in gran parte di nuova ideazione - disposte in modo irregolare, a prosecuzione di un piccolo tratto preesistente" (Lorenz, 1991, p. 154), ma nessun rilievo in nostro possesso indica le dimensioni e la forma di questo "tratto". Si può notare tuttavia che in questa planimetria le zone di ricostruzione di Zuccalli sono generalmente acquerellate in rosso e ciò non appare nei riguardi delle scuderie, salvo che per un abbeveratoio per cavalli posto al centro del cortile. Si può supporre quindi che un eventuale intervento fosse limitato al tratto terminale a ovest, dove compaiono tracce a matita di suddivisioni interne, forse ancora in via di definizione. Di nuova ideazione è invece il giardino quadrato, ribassato rispetto al piano del castello, chiuso verso l'esterno da murature e porticato verso l'interno sui lati nord, ovest e sud-ovest. Gli angoli nord-ovest e sud-ovest sono conclusi da due padiglioni rettangolari. L'impianto del giardino è semplice e geometrico, con una grande vasca circolare centrale e ripartito dai percorsi assiali in quattro settori quadrangolari dagli angoli smussati, a loro volta con vasche centrali circolari più piccole e tagliati da percorsi minori sulle diagonali e sugli assi, a formare sul parterre un gioco di triangoli di verde. Il percorso centrale principale est-ovest si diparte da un esile ponte sopra il fossato in corrispondenza dell'uscita ovest del castello. E' stata notata da Lorenz la mancata assialità di questa uscita verso il giardino anche rispetto al nuovo ingresso sulla facciata est (Lorenz, p. 155). Forse dei vincoli territoriali di proprietà avrebbero impedito di spostare il giardino, nella sua forma regolare e rigidamente concepita, più a sud in modo da centrare col percorso principale il fronte del castello; ma molto più probabilmente fu la volontà di non stravolgere il ritmo della facciata con pesanti interventi, a precludere l'idea di assialità del portale ovest rispetto a quello principale a est e di entrambe rispetto al percorso centrale del giardino. Ai margini del giardino, lungo l'asse centrale nord-sud, si individuano rispettivamente una piccola esedra con tre nicchie e un padiglione esagonale tracciato a matita. Altre nicchie, che avrebbero forse ospitato statue, si aprono nel muro esterno in corrispondenza dei percorsi secondari. Alcune linee doppie tratteggiate a penna a mano libera, forse indicanti le preesistenze, compaiono in trasparenza sotto il disegno di progetto.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301932999
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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