il ragazzo di Ghilarza. Antonio Gramsci con animali, oggetti e una mela

stampa di invenzione 1976 - 1976

Personaggi: Antonio Gramsci. Animali: uccelli rapaci; cane; porcospino. Frutti: mela. Oggetti: forbici

  • OGGETTO stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ litografia a colori
  • ATTRIBUZIONI Leddi, Piero (1930/ 2016): inventore/ disegnatore/ litografo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa Museo di Antonio Gramsci
  • LOCALIZZAZIONE Casa Museo di Antonio Gramsci
  • INDIRIZZO Corso Umberto I, 57, Ghilarza (OR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per ricostruire la storia dei singoli oggetti che compongono la Collezione della Casa Museo di Antonio Gramsci è necessario ripercorrere le tappe fondamentali della formazione della Collezione stessa, alla luce della pur scarna documentazione attualmente disponibile. Nel 1937, quando, a meno di un mese di distanza dal figlio Antonio, morì Francesco Gramsci, la figlia Grazietta e la nipote Edmea si trasferirono a casa di Teresina, penultima dei sette fratelli Gramsci, portando con loro parte del mobilio e gli oggetti custoditi nella vecchia casa di Corso Umberto, dal 1975 riaperta come Casa Museo di Antonio Gramsci. Tra la seconda metà degli anni ’60 ed il 1975, Luisa Emilia Paulesu, figlia di Teresina, ha selezionato parte di quei ricordi, ed alcuni pezzi provenienti dal corredo della madre, perché facessero parte della Raccolta oggi esposta nella vecchia casa di famiglia, che lei e la sorella Mimma Paulesu Quercioli hanno fortemente voluto diventasse luogo dedicato alla memoria dello zio Antonio. Durante il medesimo arco di tempo, ai Beni prestati da Luisa Emilia si è aggiunto un insieme di oggetti appartenuti ad Antonio Gramsci e concessi dal figlio del suo secondogenito Giuliano, Antonio jr. Dal 1975 la Collezione è impreziosita dall’allestimento disegnato dall’arch. Cini Boeri; tra questo stesso anno ed il 1996, si è infine arricchita grazie ad alcuni dipinti su tela, incisioni e sculture donate alla Casa Museo ed oggi di proprietà della Fondazione Berlinguer di Cagliari. Piero Leddi realizzò questa serie di incisioni nel 1976, dopo aver visitato Ghilarza ed aver approfondito la conoscenza su Antonio Gramsci, leggendo le fonti e conversando con molti di coloro che lo avevano conosciuto. La litografia in esame è riportata in una delle sei cartoline con annullo filatelico fatte realizzare dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza nel 2017, per ricordare Antonio Gramsci nell’ottantesimo anniversario della sua morte. L’opera racconta un Antonio Gramsci ragazzo, nella campagna di Ghilarza, come lo descrive chi lo ha ben conosciuto e amato e come si racconta lui stesso: nella lettera alla cognata Tatiana Schucht del 2 giugno 1930 scrive: “Da bambino io ero un infaticabile cacciatore di lucertole e di serpi, che davo da mangiare a un bellissimo falco che avevo addomesticato.”; in quella alla madre del 12 settembre 1932 ricorda ancora il falco “Carissima mamma, mi sono sempre dimenticato di domandarti informazioni del figlio del geometra Porcelli, Giacomino, che da ragazzetto si era tanto affezionato a me e al mio falco e voleva sempre stare in mia compagnia.”. Le forbici evocano i giochi, la bravura nel costruirsi i giocattoli, spesso in compagnia della sorella Teresina. Per i suoi figli, invece, la mente di Antonio seppe narrare favole meravigliose. Alla compagna Giulia Schucht il 14 dicembre del 1931 scrisse: “Potrei per esempio comunicare a Delio le mie esperienze infantili sugli esseri viventi: o gli sembreranno favole l'aver visto le lepri a danzare (o a saltare, ma il popolo ci vede la danza) sotto la luna, o la famiglia del riccio (riccio, riccia e ricciolini) andare a far provviste di mele al chiaro della luna autunnale?”. Il bimbo gli scrisse il 12 febbraio del 1932 con una lettera intitolata “Dell’angolo vivente”, dove raccontava al padre degli animali che aveva visto dal vivo, appunto. Antonio, il 22 febbraio dello stesso anno, gli rispose con una lettera struggente, raccontandogli di quando, in una sera d’autunno, vide i ricci fare la raccolta delle mele
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000251136
  • NUMERO D'INVENTARIO 53
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Piero Leddi - maiuscolo/ minuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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