Tobia e San Raffaele arcangelo

scultura, 1750 - 1799

L'Arcangelo fa cenno allo spaventato Tobiolo di pescare il pesce che è disposto in primo piano con l'enorme bocca spalancata (la scena si riferisce ad un momento cruciale della narrazione biblica); dietro i personaggi il piccolo cane assiste alla scena e abbaia. Raffaele tiene nella mano sinistra il bordone, ed è abbigliato da una lunga tunica verde chiaro, sopra una mantelletta verde terra, infine, è avvolto da un drappeggio dello stesso colore, nelle spalle e nella vita. Anche gli abiti di Tobia riportano diverse tonalità di verde tranne che per il drappo rosso disposto sulle sue ginocchia. In primo piano alcune rocce dove è appoggiato il bambino. La capigliatura dell'angelo era ricoperta da una leggera doratura ormai quasi del tutto scomparsa

  • OGGETTO scultura
  • ATTRIBUZIONI Lonis Giuseppe Antonio (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per alcune caratteristiche stilistiche il gruppo scultoreo è da ascrivere al periodo dell'operato giovanile di Antonio Lonis: lo spazio, ancora barocco, allarga i suoi confini senza impedire all'artista di inserire degli elementi di gusto rocaille, quali le roccie, il cane e il piccolo Tobiolo vestito da contadinello che enfatizza l'emozione della paura con gesto svenevole tipicamente lonisiano. inoltre alcuni moduli iconografici confermano l'ipotesi che si tratti di una rappresentazione dello scultore: i drappeggi abbondanti e avvolgenti dell'Arcangelo con gli spacchi nella tunica che lasciano intravvedere le ginocchia, l'inconfondibile morbida e fluente chioma, e l'attenzione per il dato anatomico ed in particolare per le mani. Inoltre le statue sono ricoperte dello stesso leggero strato di stucco con cui lo scultore usava trattare le sue opere prima di dipingerle; i colori delle vesti, anche se rimaneggiamenti nel tempo, sono caldi e ben accordati sui toni del verde e del marrone, mentre i visi porcellanosi e rosati ripetono degli accorgimenti già visti. l'ala dell'Arcangelo è decorata ad intaglio, così come la conchiglia del pellegrino sopra la sua spallla. Elemento fondamentale per l'attribuzione e il giudizio estetico dell'opera rimane lo spazio, nel quale le figure campeggiano sicure e disinvolte nei movimenti piacevolmente ritmati e scanditi dei gesti: solo le capacità superiori di un valido artista hanno potuto concepire dimensioni, forme e decorazioni così ben uniformate e accostate all'espressione del sentimento religioso
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000049972
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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