San Lucifero con scene agiografiche
dipinto
1600 - 1649
S. Lucifero assiso in trono in abiti talari, con le mani guantate di rosso. La mano sinistra regge il bastone vescovile, la mano destra è benedicente. Alle spalle del trono due cortine rosse drappeggiate. Intorno al dipinto del santo vi sono dieci scene agiografiche sulla vita e i miracoli del Santo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 248
Larghezza: 205
- AMBITO CULTURALE Bottega Sarda
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Lucifero
- INDIRIZZO Via San Lucifero, 78, Cagliari (CA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il canonico Spano la dichiara "opera di discreto pennello spagnolo pel colorito e per gli accessori", attribuzione confermata dal delogu. Il dipinto, pur non esente da goffaggini e ingenuità, è senz'altro da ascrivere a corrente spagnola per evidenti richiami alla pittura devozionale iberica nella scelta dei fondi scuri nelle scene della vita del santo, e di tutta la gamma delle tinte brune. L'immagine centrale con S. Lucifero in trono presta attenzione alla pittura barocca nell'osservanza delle regole prospettiche, come si rivela nel trono. Il dipinto appartiene con estrema probabilità agli anni della contesa tra Cagliari e Sassari circa la supremazia delle diocesi, quindi tra il 1610 e il 1615. Una simile datazione troverebbe conferma in un grande dipinto raffigurante il santo cagliaritano Lussorio ed ospitato nella stessa chiesa, nel presbiterio, e datato appunto 1615. Per l'autore si suggerisce un artista di bottega locale, per certe inesattezze e imprecisioni dell'opera, quali ad esempio la mano sinistra benedicente sproporzionata e di rozza fattura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000046176
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sulle scene agiografiche, da sinistra in alto in senso orario - 1) PELLITUR IN EXILIUM, ET IBI PRO FILIO DEI MARTI/RIJ CUPIDUS LIBROS CONTRA CONSTANTI/(NUM) IMPERATOREM CONSCRIPSIT. 2) ZOZIMUM IN EPISCOPA(TU) NEAP(OLITANO) AB ARRIANIS EXPULSO MA/XIMO INTRUSUM GRAVITER OBIURGAT, ET DIVINA MINATUR/ IUSTI(TIAM) QUAE IN EIUS LINGUA MIRACULOSE MOX ACCIDIT. 3) INFIRMATATE GUTTURIS, ET ALIIS MORBIS LABORAN/TES SIGNO CRUCIS/ SANAVIT. 4) TRIDUO PARTUS DOLORE PERI/TANTI AD CONTACTUM PROPRIAE RE/LIQUIAE REPENTE (...) ANAVIT. 5) FRATEM CARMELITANU(M) SAS/ (...) RENSEM FREBRI GRAVITER LABO/RANTEM MIRACULOSE/ SANAVIT. 6) AB IM(M)INENTI STERILITATE ET FAME PLUVIIS/ OPPORTUNIS PATRIAM LIBERAVIT ANNO (...) 7) (...)TIS SOLATIO SUBVENIT. 8) ORINATUR ARCHIEPISCOP(US)/ A SUMMO PONTEFICE IULO. 9) DEO PROCURANTE EX SARDI(NIA), RO/MAM TETIJT ECCLESIAM CATHO/LICAM AB ARRIANA HERESI DEFFENDIT. 10) (...) ONCILIO GEN(TI)LI MED(IO)LANE(N)SI LEGAT(US)/ (...)ONTIFICI(US) ECCL(ESI)AM CATHOLICAM AB/ ARRIANIS EPISCOPIS, ET AB IPSO IMPERA/TORE AFFLICTAM ACCERI(IME DEFENDIT.) - lettere capitali - a pennello - latino
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