mostra di porta, serie - bottega genovese (prima metà sec. XVIII)

mostra di porta, 1700 - 1749

La complessa macchina d'altare, presenta un paliotto suddiviso in tre specchiature, decorate da policrome tarsie fitomorfe, fra cui spicca al centro un elemento cruciforme. Superiormente il tabernacolo, impreziosito da elementi rocaille, cui fanno sfondo quattro gradoni, decorati dal medesimo motivo a girali con tralci. Semplici specchiature marmoree decorano le fronti laterali del paliotto, su cui si impostano quattro colonne tortili, due avanzate che serrano l'altare e altre due retrocesse che allargano il complesso, che racchiude tre nicchie, ospitanti tre gruppi scultorei. Superiormente l'imponente fastigio è sorretto da un aggettante cornicione spezzato, le cui volute a ricciolo racchiudono al centro l'emblema della discesa dello Spirito Santo. Puttini, balaustri laterali e angeli che sorreggono un drappo panneggiato costituiscono gli elementi decorativi di questo scenografico altare

  • OGGETTO mostra di porta
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ scultura
    marmo nero antico/ scultura
    marmo rosso di Francia/ intarsio
    marmo verde antico/ intarsio
  • MISURE Altezza: 1000
    Larghezza: 665
  • AMBITO CULTURALE Bottega Genovese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Michele
  • INDIRIZZO via Ospedale, 2, Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reperimento di un inventario del 1773, che nella sua sintetica descrizione parla di un altare maggiore con una sola nicchia, contenente la statua dell'arcangelo Michele, potrebbe indurre a ritenere l'opera di due diverse fasi costruttive; una antica e relativa al primo trentennio del XVIII secolo, quando con i lasciti Dessì la chiesa era ormai completa in tutte le sue parti (Monti P., 1915, p. 324), e una seconda fase più recente in cui, probabilmente, l'altare venne abbellito, da una più maestosa e scenografica fronte. La stessa analisi stilistica delle tarsie marmorea, mentre mostra nel corpo centrale un gusto per l'intarsio finissimo e un cromatismo che ritroviamo in altri altari cagliaritani del '700, presenta, invece, sulle fronti semplici specchiature marmoree, laddove, generalmente, e lo confermano gli altri otto altari, la decorazione a tarsia si ripeteva sulle fronti ai lati del paliotto. L'opera mostra strette affinità con l'area geografica genovese, sia dal punto di vista compositivo che decorativo, perseguendo la stessa ricerca di effetti pittorici che in Genova dà origine a collaborazioni tra maestranze diverse (cfr. 00045257), si può pertanto ipotizzare che esso sia stato realizzato o da una maestranza genovese, operante nell'Isola, o sia stato importato da Genova, durante il passaggio dalla dominazione spagnola a quella piemontese, quando questo processo di interscambio venne incoraggiato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000045262
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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