San Bonaventura
scultura,
1700-1799
scultura
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
- LOCALIZZAZIONE Quartu Sant'Elena (CA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua viene menzionata per la prima volta in un documento del 3 gennaio del 1830. In quella data vennero pagati da G.Efisio Serrau, "clavario" della confraternita del Gonfalone di S.Efisio, £17.10 al "Albanil Salvator Cogoni por un nichio para collocar el bulto de S.Bonaventura" e £322.15 al "pintor Luis Imeroni para pintar el nichio" (A.C.A.C., Libro Original de la Conf.a de S.Efis de la Villa de Quartu, 1804, p. 73). Il piccolo simulacro del santo cardinale - ancora custodito nella suddetta nicchia che presenta scolpito il nome Efisio Serrau - è però, con tutta probabilità precedente a questa data. Realizzato con intaglio discretamente fluido ed attento alla resa dei particolari anatomici, rivela, infatti, la sua origine settecentesca nel morbido e aggraziato atteggiamento e nel lieve ondeggio delle vesti, mosse dalla leggera flessione in avanti della gamba destra. I due incappucciati - certamente due confratelli - sono sproporzionatamente piccoli rispetto al santo ed intagliati in modo piuttosto rigido e sommario. Opera di scultore napoletano, o locale comunque a conoscenza delle esperienze artistiche partenopee
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000043883
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0