Sant'Antonio Abate

scultura, 1500 - 1549

Abbigliamento religioso: saio scuro con cappuccio. Attributi: (Sant'Antonio Abate) bastone a tau libro della Regola; maialetto

  • OGGETTO scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Antonio Abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche per questa statua, come troppo spesso accade, l'esame stilistico è notevolmente pregiudicato dai "restauri" che in realtà sono soltanto delle deleterie manomissioni. Escludendo dunque che si possa discernere la qualità del legno, il tipo d'intaglio e la policromia, vanno tenute presenti, al fine della datazione, le scarse notizie che intorno ad essa sono state tramandate. La leggenda vuole che gli abitanti del vicini paese di Mamoiada avessero ordinato a Lisbona un simulacro del Santo, trasportato in nave sino al porto di Orosei. Qui giunta, la statua divenne tanto pesante da non poter essere più spostata e ciò convinse gli oroseini che il cielo avesse scelto quella sede per il simulacro. Più valida allo scopo - nonostante la leggenda trovi numerosi riscontri in Sardegna: La Madonna di Bonaria ed il Cristo di Galtellì etc. - è la notizia dell'Arca il quale riferisce che, intorno al 1550 "...esisteva in Orosei un'antica icona di S. Antonio Abate assai venerata dai fedeli...". Passando a considerare l'iconografia del Santo si nota che, come attributi, sono presenti il bastone a tau, il libro della Regola ed il cinghialetto, mentre "...sono ancora significativamente assenti due attributi che inizieranno a comparire solo dopo la fine del Quattrocento: il fuoco e la tau applicata sul mantello..." (Carta, 1981). Tutte le considerazioni suddette porterebbero a datare l'opera alla fine del XV secolo e ad ascriverla ad ambito culturale spagnolo, se non contrastassero clamorosamente con i caratteri stilistici dell'opera stessa. Sulle componenti di cultura iberica sembrano infatti decisamente prevalenti quelle di cultura italica ben localizzati nell'area meridionale con notevoli influssi di certa statuaria lignea umbro-laziale dei primi del Cinquecento. A tale ambiente indirizza l'arcaico aspetto della figura chiusa nella perfetta frontalità dell'unico blocco cui neppure gli angolosi panneggi conferiscono profondità. Anche l'intaglio è piuttosto appiattito, serrato nell'elegante linearismo della figura e nell'espressione ieratica del volto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000043150
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro​
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1991
    1991
    1997
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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