simulacro di san Michele Arcangelo. san Michele Arcangelo
statua,
Ignoto Artista Siciliano (bottega)
inesistenti
La statua in legno inciso e dipinto raffigura l' Arcangelo in armatura secondo l'iconografia rinascimentale e cioè con la spada e la bilancia. E' il Vincitor di Lucifero dal viso raggiante con un' aureola sul capo a cerchio con internamente i tipici raggi del sole ma è anche il Principe della milizia celeste che pesa le anime sui piatti della bilancia con la misericordia di Dio. Il simulacro rinvenuto integro sei mesi dopo la fine dell'eruzione del 1669, fu portato nella chiesa madre di Massannunziata dove oggi si custodisce. L'Arcangelo viene esposto in chiesa privo di spada e di bilancia in quanto entrambi gli oggetti sono conservati per custodia cautelare presso privati
- OGGETTO statua
- AMBITO CULTURALE Ambito Siciliano
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ATTRIBUZIONI
Ignoto Artista Siciliano (bottega): incisore
- LOCALIZZAZIONE chiesa di Maria Santissima Annunziata
- INDIRIZZO via del Bosco, Mascalucia (CT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Padre Giuseppe Lombardo nel 1898 riferisce in vari suoi racconti scritti nel " Periodico mensile Religioso Mompilieri " da lui fondato e diretto che sei mesi dopo la fine dell'eruzione del 1669 dell'Etna fu trovata la statua di san Michele che si custodiva nell'omonima chiesa del distrutto borgo. Questa sorgeva circa 200 metri a ovest della matrice di Mompilieri. Durante la notte del 12 marzo, la statua era stata prelevata da alcuni uomini volenterosi per essere poco dopo abbandonata in campagna per l'incalzare della colata. Secondo il racconto di P. Lombardo il simulacro si salvò perché "la lava non osò appressarsi al Santo ma si aprì in due braccia, e circondando la Venerata immagine, formò quasi un riparo, e rapida unissi altra volta per seguire il suo corso devastatore". Secondo gli esperti si formò invece intorno alla statuta una "dagala", ovvero un tratto di "terra vecchia"circondato ma non ricoperto dalla lava. E' un fenomeno frequente sull'Etna, dovuto alla topografia del luogo sopraelevato rispetto al piano di scorrimento della lava. Il dagalotto in questione, poi chiamato di "San Michele", si presenta infatti come una conca limitrofa all'area del santuario di Mompilieri. Dal ritrovamento la statua si custodisce nella chiesa di Massannunziata, di cui l'Arcangelo è protettore, e viene portata in processione durante i festeggiamenti del 29 settembre come avveniva nell'antica Mompilieri. Testo tratto dal libro dello storico Giancarlo Santi, che nel 1998 durante le sue ricerche raccolse anche le preghiere dei devoti di Massannunziata a san Michele, tra le tante riporta nel testo quella di un'anziana signora che recita " San Micheli Arcangelu clementi, Siti lu veru angelu di Diu, la vigilanza tiniti pinnenti, Pisati l'arma e poi la dati a Diu, e tantu lu me cori è cuntentu,Quantu iu sugnu in grazia di Diu"
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900384618
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0