Campana - da chiesa, opera isolata di Antonello de Tortoreto (fonderia) (anni settanta XV)
Campana in bronzo di forma pressoché troncoconica, presenta il corpo sottolineato da sottili e fitte scanalature latitudinali e cordoncini a rilievo che la suddividono in fasce. All'interno di due fasce sommitali vi è un'iscrizione a rilievo con caratteri goticizzanti (vedi sottocampo ISR) con parole separate da una rosetta quadripetala. Al di sotto dell'iscrizione troviamo due formelle a rilievo che si ripetono alternati quattro volte. La prima è di forma ovale, con iscrizione a rilievo minutissima illeggibile lungo il perimetro, e presenta al centro "la crocifissione". La seconda formella, di forma circolare, anch'essa con minuta iscrizione perimetrale recitante "Ave Maria gratia plenam dominus tecum", presenta all'interno la rappresentazione della "Madonna col Bambino" racchiusa in una cornice quadrilobata. La parte superiore della campana è completa di maniglione di aggancio a sei manici con dorso a cordoncino ritorto
- OGGETTO campana da chiesa
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione a cera persa
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ATTRIBUZIONI
Antonello De Tortoreto (fonderia): fonditore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Interdisciplinare Regionale di Messina
- LOCALIZZAZIONE Museo Interdisciplinare Regionale di Messina
- INDIRIZZO Viale della Libertà, 465, Messina (ME)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è entrata nelle collezioni del Museo nel 1911, come attestato da un verbale di consegna del 18/03/1911 presente in archivio, proveniente dal Monastero di Santa Teresa. Tale provenienza, tuttavia, sembrerebbe essere frutto di un riutilizzo successivo della campana che è datata "1474", mentre il monastero in questione fu costruito verso la prima metà del secolo XVIII. I nomi dei Santi indicati nell'iscrizione della campana, inoltre, sono tutti appartenenti all'ambito francescano, facendo così supporre una provenienza originaria da un edificio ecclesiastico di tale ordine. L'oggetto fu, con ogni probabilità, realizzato all'interno della produzione campanaria del paese nebroideo di Tortorici, tra le più antiche e importanti in ambito siciliano. Tra la metà del XV secolo e la prima metà del successivo, è particolarmente attiva e apprezzata la bottega degli Arena di cui il capostipite fu tale Pietro, con i figli Gaspare, Pietro e Antonio. Quest'ultimo, morto nel 1500, potrebbe essere identificabile con l'autore di questa campana che si firma, però, come "Antonellus de Tortoreto" e non "Antonellus de Tortorichi" come si trova in alcune opere certe (mortai) datate 1481 e 1484
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900311163
- NUMERO D'INVENTARIO 212
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
- ENTE SCHEDATORE Museo regionale
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2023
- ISCRIZIONI Parte superiore del corpo della campana, a giro - IHU(S) - MARIA - FRANCHISCU(S) - ANTONINU(S) LUDOVICU(S) - BERNARDINU(S) ET CLARA - Fonditore - caratteri gotici - a rilievo - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0