Tipologia e morfologia della volta dell‘oratorio sono in funzione di valori di magnificenza e di grandiosità che pur nelle dimensioni ridotte e proprie degli oratori, non prescindono dall‘espansione delle forme nello spazio, pur contenute nella rigida successione dei quattro fascioni che la volta a volte presenta in direzione del cappellonetto absidale. Pur tuttavia la decorazione non si espande, ma traduce graficamente i suoi elementi in una tipologia che richiama più il Luigi XVI che, l‘ancòra non affermato neoclassico. Tenendo presente la data del 1769, allorché il Marvuglia dette forma all‘ambiente dell‘oratorio "Tema pieno di difficoltà per l‘angustia e l‘irregolarità dell‘area che era addossata, da una parte dalla chiesa dell‘Olivella della quale non dovevano disturbarsi le finestre verso mezzoggiorno, ed aveva l‘asse sbieco rispetto al fronte stradale" (S.Caronia Roberti, 1934 p.23). In definitiva la tipologia della volta a botte presenta forme "ecclettiche" fondendo le curve del barocco con la linearità di un non ancora definito neoclassicismo