angioletti-putti. i riquadri triangolari dei putti-angeli si correlano al riquadro mistilineo dell‘Assunzione in cielo della Santa al centro della volta
dipinto
post XVII - ante XVIII
Grano Paolo (attribuito)
XVIII
Le tempere dipinte da Paolo Grano mostrano nel pennacchio lato nord due angioletti uno con alucce sul collo e l'altro in volo con la spada del martirio e nel pennacchio lato sud un vistoso angioletto reca la palma del martirio
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a tempera
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MISURE
Altezza: 1800 mm
- AMBITO CULTURALE Ambito Barocco
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ATTRIBUZIONI
Grano Paolo (attribuito): pittore
- LOCALIZZAZIONE oratorio di Santa Caterina d'Alessandria
- INDIRIZZO via Monteleone, 16, Palermo (PA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Su base documentaria è possibile ricostruire la genesi dell'opera. Dopo il 1558 "Scrive Filippo Meli-" in epoca posteriore confrati rimisero a nuovo il detto oratorio" e chiamarono il pittore Antonino Grano per eseguire alcuni affreschi nella volta. Alla sua morte (1719) il figlio Paolo,anche lui pittore, ma di valore inferiore al padre, continuò i lavori della volta e del cappellonetto, come attestano i pagamenti a lui effettuati indata 5 luglio 1719 , notizia ribadita dal Meli (F.Meli sd.p.69)confermando che "i tre quadretti del cappellonetto furono anch'essi dipinti da Paolo Grano". Riferimento quest'ultimo ai due angioletti dipinti nei pennacchi. E' evidente il riferimento dei pennacchi, come dell'assunzione di Santa Caterina d'Alessandria,(al centro della volta absidale) soprattutto negli angeli portanti, all'affresco della volta della nave dell'oratorio (raffigurante l'Incoronazione di Santa Caterina D'Alessandria) e dipinto insieme al padre Antonino. Paolo Grano é pittore più modesto del padre e pare abbandonare i modi del Tancredi-operante con Antonino Grano-riprendendo un più intenso plasticismo con rievocazioni che si direbbero ispirate a Raffaello. Paolo Grano riporta l'immagine angelica ai modi del Novelli accentuandone il plasticismo. E' da ricordare che gli angioletti derivano dagli eroti dei sarcofagi classici, ed il motivo viene ripreso già nei primi anni dell'Umanesimo, da pittori e scultori e simbolicamente trasferito a significare il destino dell'Umano chiamato a conservare la purità della fanciullezza ed evitare la degradazione nel peccato
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900264830
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0