Stemma dalla famiglia Sersale. Scudo con fasce decorative oblique, girali fitomorfi, faccia di leone
insegna,
post 1551 - ante 1600
Bottega Dei Calamecca (bottega)
1551-1600
Il frammento di stemma reca al centro uno scudo ora mutilo che presenta delle fasce decorative oblique in bassorilievo, elemento che riporta all'emblema della famiglia Sersale. Attorno allo scudo sono due girali con motivi fitomorfi che partono da sotto al centro e ne costeggiano i lati. Al centro, sotto, si trova una faccia di leone che è incorniciata da una riccioluta criniera e mostra i denti digrignati. Nelle fonti le insegne della famiglia Sersale sono descritte come: “tre sbarre d’oro in campo turchino”
- OGGETTO insegna
-
MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Ambito Carrarese
-
ATTRIBUZIONI
Bottega Dei Calamecca (bottega): scultore
- LOCALIZZAZIONE San Francesco d'Assisi
- INDIRIZZO Via Grotte, 4, Cosenza (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera proviene probabilmente dalla cappella di giuspatronato della famiglia in precedenza nella chiesa francescana degli Osservanti dedicata al Santissimo Crocifisso, costituendone forse la cimasa sulla sommità. La cappella stessa doveva trovarsi in una posizione di rilievo nell’edificio, visto che il mons. Andrea Pierbenedetto, nella Visita Apostolica del 1628 la menziona dopo l’altare maggiore dedicato all’Annunciazione e dopo la cappella Migliarese dedicata a Santa Maria di Loreto. Lo stemma della famiglia Sersale era già noto attraverso altri esemplari tra cui quello al palazzo delle Vergini di epoca quattrocentesca e quello del palazzo in Via Telesio del tardo-cinquecento. Dalle poche decorazioni si può ipotizzare una datazione al settimo decennio del XVI secolo assieme ad un rimando agli esempi siciliani realizzati nella bottega messinese dei Calamecca. Un confronto può essere condotto tra le figure ad erme fitomorfiche contrapposte con quelle del monumento ad Ottavio Polizzi nella cattedrale di Gerace del 1599 di Lorenzo Calamecca. Lo stile dello stemma Sersale è riconducibile al contesto messinese, differenziandosi da quello napoletano, che già nella seconda metà del XVI secolo è caratterizzato da una tendenza più aggiornata sul linguaggio toscano, il quale influenzerà la produzione messinese solo qualche decennio più tardi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/ecclesiastica
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800166914
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0