San Michele Arcangelo. San Michele Arcangelo

statua,
Cifariello, Ferdinando (attribuito)
notizie seconda metà sec. XIX

La statua custodita in uno scarabattolo posto all’angolo sinistro dell’arco santo, poggia su una base quadrata di piccole dimensioni, è composta da due elementi: il primo raffigura S. Michele Arcangelo e il secondo Satana. La figura dell’Arcangelo è posta in posizione dominante mentre con il piede sinistro trattiene a terra il demonio, nella mano destra impugna una spada e con l’altra indica la sconfitta del rivale. Michele indossa sopra una tunica corta dalle morbide pieghe, un armatura composta da una corazza che richiama quelle muscolari usate dai greci e dai romani, con decorazioni dorate e strisce di colore azzurro e bianco fissate lungo il bordo inferiore e alla attaccatura delle maniche, è avvolto in un drappo rosso. Ai piedi porta sandali con lacci dorati e in testa un elmo ornato da tre piume, colore e decorazione richiamano quello della corazza. La figura di Satana giace sotto i piedi dell’angelo, rappresentato sotto sembianze umane porta segni ferini: artigli, corna, orecchie a punta e nella mano destra stringe una lancia. Sulla base della statua un iscrizione riporta il nome dello scultore che potrebbe essere collegato a Ferdinando Cifariello più noto come autore di presepi, figure di santi e statuine devozionali. Confrontando il viso del santo con quello di due opere del citato scultore, Addolorata del Duomo e Addolorata della Chiesa di Santo Stefano di Molfetta si possono notare delle somiglianze, sia per ciò che concerne la resa dell’incarnato sia per il resto del volto. Da evidenziare le espressioni che derivano sicuramente dal movimento della scultura verista che sicuramente il Cifariello conobbe e praticò, scultura che nella realizzazione di figure per il presepe popolare rivelava la sua maggiore e più significativa estrinsecazione

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